Caro Paolo, presentandosi praticamente inutile proseguire una traduzione che praticamente ricalca - con qualche variante poetica, a te non necessaria - quella di Igino, ti segnalo piuttosto la pagina di un mio amico costruita interlacciando appunto Igino e gli Aratea [come saprai, quella di Germanico, come quella di Cicerone, ? una traduzione letteraria dei Fenomeni di Arato]:
ci troverai la disposizione puntuale delle costellazioni secondo gli antichi (ogni riferimento latino che troverai ad essa si adatta) con relativi riferimenti mitologici, e varianti degli stessi. Saluti :)