MATURITA' CLASSICA
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Traduzioni più letterali dei seguenti brani (ma solo dal 1960 e neanche tutti, beninteso) potete consultarle nella relativa sezione di studentimiei.it , sito che presenta anche un'utile pagina sulla metodologia del tradurre.

Potete, inoltre, esercitarvi utilizzando le traduzioni guidate (con commenti grammaticali e altro) che trovate qui (sezione creata nel 2003, ma sempre valida)

Per ripassi grammaticali on line, invece, consiglio di visionare il sito del prof. Vittorio Todisco

Utilizzate questa sezione per esercitarvi e rendervi conto del livello di preparazione richiesto in sede d'esame; inoltre, ben volentieri il Ministero richiama, nell'argomento dei brani proposti per la traduzione, temi d'attualità: ecco perché ho preferito linkare gli anni al sito cronologia.it, per eventuali raffronti. Infine, conviene sempre avere una buona preparazione di letteratura latina, per tradurre bene: gli autori dei brani presentati, dunque, rimandano a loro volta alla sezione di letteratura di progettovidio.it, per un'eventuale rispolverata di memoria :).



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ID 10
anno 1960 (II sess.)
autore Cicerone
titolo brano La nobiltà della causa
opera De oratore, II, 334-335
originale Ergo in suadendo nihil est optabilius quam dignitas; nam qui utilitatem petit, non quid maxime velit suasor, sed quid interdum magis sequatur, videt. Nemo est enim, praesertim in tam clara civitate, quin putet expetendam maxime dignitatem, sed vincit utilitas plerumque, cum subest ille timor ea neglecta ne dignitatem quidem posse retineri. Controversia autem est inter hominum sententias aut in illo, utrum sit utilius, aut etiam, cum id convenit, certatur, utrum honestati potius an utilitati consulendum sit; quae quia pugnare inter se saepe videntur, qui utilitatem defendet, enumerabit commoda pacis, opum, potentiae, vectigalium, praesidi militum, ceterarum rerum, quarum fructum utilitate metimur, itemque incommoda contrariorum; qui ad dignitatem impellit, maiorum exempla, quae erant vel cum periculo gloriosa, conliget, posteritatis immortalem memoriam augebit, utilitatem ex laude nasci defendet semperque eam cum dignitate esse coniunctam.
traduzione Quindi nel genere deliberativo il requisito principale è la dignità: infatti chi mira all'utilità non vede quello che deve essere lo scopo fondamentale di colui che persuade, ma quello che talvolta persegue maggiormente. Non vi è nessun uomo, soprattutto in questo nostro stato, tanto illustre, che non pensi che più che a ogni altra cosa si debba aspirare alla dignità; tuttavia finisce per prevalere l'utilità quando subentra il timore che, trascurata quella, non si possa mantenere neppure la dignità. Gli uomini esprimono pareri contrastanti su quale delle due cose sia più utile o anche, una volta che ci si accorda su questo punto, si discute pure se si debba badare più all'integrità o all'utilità. Poiché queste sembrano spesso in conflitto, chi vuole difendere l'utilità enumererà i vantaggi della pace, della ricchezza, del potere, dei tributi, dei presidi militari e di tutte le altre cose il cui profitto si misura in base all'utilità, e allo stesso modo elencherà gli svantaggi dei loro contrari. Chi invece vuole incitare alla dignità, raccoglierà gli esempi degli antenati, gloriosi anche se non disgiunti da pericolo, e magnificherà il ricordo immortale che i posteri ne conservano; sosterrà che l'utilità nasce dalla gloria ed è sempre congiunta con la dignità. [trad. E. Narducci]