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                   brano 
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                   Cicerone 
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                   Brutus, 169 
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                   originale 
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                   [169] Atque etiam apud socios et Latinos oratores habiti sunt Q. Vettius Vettianus e Marsis, quem ipse cognovi, prudens vir et in dicendo brevis; Q. D. Valerii Sorani, vicini et familiares mei, non tam in dicendo admirabiles quam docti et Graecis litteris et Latinis; C. Rusticelius Bononiensis, is quidem et exercitatus et natura volubilis; omnium autem eloquentissumus extra hanc urbem T. Betutius Barrus Asculanus, cuius sunt aliquot orationes Asculi habitae; illa Romae contra Caepionem nobilis sane, quoi or ationi Caepionis ore respondit Aelius, qui scriptitavit orationes multis, orator ipse numquam fuit. 
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                   traduzione 
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                   169 E anche presso gli alleati e i latini ebbero fama di oratori Quinto Vezzio Vezziano della Marsica, che ho
conosciuto di persona, uomo assennato e conciso nel parlare; Quinto e Decimo Valerii di Sora, miei vicini e amici, non
tanto ammirevoli nell'eloquenza quanto dotti nelle lettere latine e greche; Gaio Rusticelio di Bo logna, ben esercitato e
con una naturale facilit? di paro la; ma il pi? eloquente di tutti quelli che erano estranei alla nostra citt? fu Quinto
Betuzio Barro di Ascoli del quale vi sono alcune orazioni tenute ad Ascoli; molto nota ? quella tenuta a Roma contro
Cepione; a essa rispose, per bocca di Cepione, Elio, il quale scriveva orazioni per molti, ma non fu mai un oratore lui
stesso. 
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