Cerca |  
              | 
					
					
			  
			   |  
                
       
       |   
       
      
       
 
       
 
 
 
       
       
     
     | 
     
      
         
           
             
              Progetto 
                Ovidio - database 
             
           | 
         
         
          |   | 
         
         
           
             
           | 
         
         
          |  
               
           | 
         
         
           
            
             
            
             
            
               
                |  
                   autore 
                 | 
                 
                   brano 
                 | 
               
               
                |   | 
               
               
                |  
                   Cicerone 
                 | 
                 
                   Brutus, 272 
                 | 
               
               
                |   | 
               
               
                |  
                   originale 
                 | 
               
               
                |   | 
               
               
                |  
                   [272] Studio autem neminem nec industria maiore cognovi, quamquam ne ingenio quidem qui praestiterit facile dixerim C. Pisoni, genero meo. nullum tempus illi umquam vacabat aut a forensi dictione aut a commentatione domestica aut a scribendo aut a cogitando. itaque tantos processus efficiebat ut evolare, non excurrere videretur; eratque verborum et dilectus elegans et apta et quasi rotunda constructio; cumque argumenta excogitabantur ab eo multa et firma ad probandum tum concinnae acutaeque sententiae; gestusque natura ita venustus, ut ars etiam, quae non erat, et e disciplina motus quidam videretur accedere. vereor ne amore videar plura quam fuerint in illo dicere; quod non ita est: alia enim de illo maiora dici possunt. nam nec continentia nec pietate nec ullo genere virtutis quemquam eiusdem aetatis cum illo conferendum puto. 
                 | 
               
               
                |   | 
               
               
                |  
                   traduzione 
                 | 
               
               
                |   | 
               
               
                |  
                   272 Non ho per? conosciuto nessuno che avesse zelo e operosit? pi? grandi per quanto neppure per talento mi
sarebbe facile indicare uno che fosse superiore a mio genero Gaio Pisone .Non aveva mai un solo momento di tempo
che fosse libero o dai discorsi forensi, o dagli esercizi di declamazione a casa, o dallo scrivere, o dal progettare i
discorsi. Perci? faceva tali progressi, che pi? che correre sembrava volare; aveva un linguaggio di scelta eleganza, con
un periodare ben connesso, e, per dir cos?, rotondo ; non solo sapeva escogitare argomenti numerosi e solidi per provare
il suo assunto, ma aveva formulazioni penetranti e disposte con elegante simmetria; e il suo gestire era per natura cos?
aggraziato, da parere che vi si aggiungessero anche l'artificio - che proprio non c'era -, e movenze derivanti dallo studio.
Temo che possa sembrare che per affetto io gli attribuisca pi? qualit? di quante ne ebbe; non ? cos?: infatti di lui si
possono fare altre, pi? grandi lodi; perch? io non credo che nessuno tra quelli della sua stessa et? gli fosse paragonabile
per la capacit? di controllare le passioni, per i sentimenti di filiale devozione, o per alcun tipo di virt?. 
                 | 
               
             
           | 
         
         
          |   | 
         
         
           
             
           | 
         
         
           
             
 
tutto 
      il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, 
      ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski 
       
        
           | 
         
       
     | 
     
	
 
       
 
     
     |