Data:
20/05/2002 16.24.35
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Caro utente, devi "controrispondere" ai miei e non ai tuoi messaggi :)))
ovidio metamorfosi libro 10 (v 13-35)
Tra folle irreali, tra fantasmi di defunti onorati, giunse alla presenza di Persefone e del signore che regge lo squallido regno dei morti. Intonando al canto le corde della lira, cos? disse: ?O dei, che vivete nel mondo degl'Inferi, dove noi tutti, esseri mortali, dobbiamo finire, se ? lecito e consentite che dica il vero, senza i sotterfugi di un parlare ambiguo, io qui non sono sceso per visitare le tenebre del Tartaro o per stringere in catene le tre gole, irte di serpenti, del mostro che discende da Medusa. Causa del viaggio ? mia moglie: una vipera, che aveva calpestato, in corpo le iniett? un veleno, che la vita in fiore le ha reciso. Avrei voluto poter sopportare, e non nego di aver tentato: ha vinto Amore! Lass?, sulla terra, ? un dio ben noto questo; se lo sia anche qui, non so, ma almeno io lo spero: se non ? inventata la novella di quell'antico rapimento, anche voi foste uniti da Amore. Per questi luoghi paurosi, per questo immane abisso, per i silenzi di questo immenso regno, vi prego, ritessete il destino anzitempo infranto di Euridice! Tutto vi dobbiamo, e dopo un breve soggiorno in terra, presto o tardi tutti precipitiamo in quest'unico luogo. Qui tutti noi siamo diretti; questa ? l'ultima dimora, e qui sugli esseri umani il vostro dominio non avr? mai fine.
Trad. database progettovidio
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