Data:
25/05/2002 4.00.19
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Cicerone, De officiis, III, 38: l'anello di Gige.
Cum olim in Lydia magnis imbribus terra discessisset, Gyges, pastor regius, in illum hiatum descendit. Ibi aeneum equum animadvertit, cuius in lateribus fores erant. Quibus apertis, corpus vidit hominis mortui magnitudinis invisitatae cum anulu aureo in digito. Gyges, anulo detracto, in concilium pastorum se recepit. Ibi incredibilem anuli virtutem expertus est: nam cum palam eius anuli ad palmam converterat, a nullo videbatur, ipse autem omnia videbat; idem rursus videbatur, cum in locum anulum inverterat. Itaque hac opportunitate anuli usus, reginae stuprum intulit eaque adiutrice regem interemit atque eius satellites sustulit nec eum haec facinora committentem quisquam videre potuit. Sic repente anuli beneficio rex Lydiae exortus est.
Essendosi - un tempo [olim], in Lidia - aperta e sprofondata la terra [cum... terra discessisset] per effetto di grandi e continue [magnis ha valore di entrambi] piogge, Gige - (un) pastore del re - discese in quella voragine: l? scorse un cavallo di bronzo, nei fianchi del quale c'era una porticina. Aperta questa, vide il cadavere di un uomo [lett. il corpo di un uomo morto] di straordinaria grandezza, con un anello d'oro al dito. Gige, sottratto(gli) l'anello, si rec? all'adunanza dei pastori. Quivi, impar? a conoscere [expertus est] l'incredibile dote magica [lett. virt?, ma la mia trad. ? consentita da quel che segue] dell'anello: infatti, ogni volta che rivolgeva [lett. piuccheperf. per la consecutio] il castone [palam] dell'anello verso il palmo (della mano), non era veduto da alcuno, mentre egli vedeva tutto; tornava invece ad esser veduto [lett. era veduto di nuovo], ogni volta che, rigirando l'anello, rimetteva [lett. piuccheperf. per la consecutio] l'anello al (suo) posto [in locum]. E cos?, cogliendo [usus, participio con val. attivo ---> utor; regge abl.] l'opportunit? che l'anello gli offriva, fece violenza alla regina, e cos?, con l'aiuto di lei [ea adiutrice, abl. ass.], uccise il re e tolse di mezzo [sustulit] ministri e servitori [satellites]; e nessuno [nec... quisquam, n? alcuno] pot? mai vederlo nell'atto di compiere [committentem, mentre commetteva] questi delitti. Cos?, a un tratto, per virt? dell'anello, egli divent? re della Lidia.
Trad. Bukowski
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