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valerio massimo   stampa
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25/05/2002 4.34.57




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Valerio Massimo, Detti e fatti memorabili, III, 3-1

3.3.ext.1 Vetusto Macedoniae more regi Alexandro nobilissimi pueri praesto erant sacrificanti. e quibus unus turibulo arrepto ante ipsum adstitit. in cuius brachium carbo ardens delapsus est. quo etsi ita urebatur, ut adusti corporis eius odor ad circumstantium nares perueniret, tamen et dolorem silentio pressit et brachium inmobile tenuit, ne sacrificium Alexandri aut concusso turibulo impediret aut edito gemitu re<li>gio<ne> aspergeret. rex, quo patientia pueri magis delectatus est, hoc certius perseuerantiae experimentum sumere uoluit: consulto enim sacrificauit diutius nec hac re eum proposito repulit. si huic miraculo Dareus inseruisset oculos, scisset eius stirpis milites uinci non posse, cuius infirmam aetatem tanto robore praeditam animaduertisset.

Secondo un'antica usanza macedone, giovani particolarmente valorosi e nobili dovevano essere a disposizione [lett. erano a?] del re Alessandro mentre quello sacrificava [sacrificanti, part. pres. dat.] (agli dei). Uno di essi, preso il turibolo [era l'incensiere, cio? il contenitore degl'incensi], si mise dritto proprio davanti al re [lett. a lui]. (Per disattenzione) del carbone ardente gli cadde su un braccio: (il braccio) si ustionava a tal punto che l'odore della pelle bruciata [lett. del suo corpo bruciato] fu avvertito dai presenti [lett. giunse alle narici dei presenti, di coloro che stavano attorno]: eppure (il giovane) soffoc? il dolore e mantenne il braccio immobile, sia per non interrompere [ne? impediret] il sacrificio di Alessandro facendo cadere il turibolo [concusso turibulo], sia per non violare l'atmosfera sacrale [re<li>gio<ne> aspergeret] emettendo un grido (di dolore).
Il re, particolarmente compiaciuto della capacit? di resistenza del giovane, volle sottoporlo ad un esperimento per accertarne ancor pi? la resistenza [lett. di pi? certa?; ho preferito una traduzione leggermente libera]: infatti, a bella posta [consulto, ? avv.] prolung? il sacrificio [lett. sacrific? pi? a lungo], n? fece liberare il giovane da quella situazione [anche qui ho preferito una traduzione a senso]. Se Dario avesse potuto vedere [lett. avesse visto] un simile fatto straordinario, avrebbe capito che i soldati macedoni [lett. della stirpe di quello (Alessandro)] non potevano essere sconfitti, avendo compreso che (gi?) un'et? (cos?) giovane possedeva una simile forza.

Trad. Bukowski
  valerio massimo
 

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