LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Tacito
Annali IV, 28
 
originale
 
[28] Isdem consulibus miseriarum ac saevitiae exemplum atrox, reus pater, accusator filius (nomen utrique Vibius Serenus) in senatum inducti sunt. ab exilio retractus inluvieque ac squalore obsitus et tum catena vinctus pater oranti filio comparatur. adulescens multis munditiis, alacri vultu, structas principi insidias, missos in Galliam concitores belli index idem et testis dicebat, adnectebatque Caecilium Comutum praetorium ministravisse pecuniam; qui taedio curarum et quia periculum pro exitio habebatur mortem in se festinavit. at contra reus nihil infracto animo obversus in filium quatere vincla, vocare ultores deos ut sibi quidem redderent exilium ubi procul tali more ageret, filium autem quandoque supplicia sequerentur. adseverabatque innocentem Cornutum et falso exterritum; idque facile intellectu si proderentur alii: non enim se caedem principis et res novas uno socio cogitasse.
 
traduzione
 
28. Nel corso dello stesso anno si ebbe un esempio ripugnante della bassezza e del cinismo dei tempi: un padre accusato, un figlio accusatore - Vibio Sereno il nome di entrambi - furono introdotti in senato. Il padre, ricondotto dall'esilio, sporco e cencioso, ancora avvinto in catene, venne messo a confronto col figlio, che sosteneva l'accusa. Il giovane, elegantissimo e disinvolto, parla delle trame del padre contro il principe, dell'invio di uomini in Gallia a sobillare la guerra, presentandosi insieme come denunziatore e testimone, e aggiungeva che l'ex pretore Cecilio Cornuto aveva finanziato l'operazione. Questi, sopraffatto dall'angoscia, e perch? il sospetto equivaleva a rovina, affrett? col suicidio la morte. L'accusato invece, reagendo con animo indomito, agitava le catene contro il figlio, invocava la vendetta degli d?i, che almeno gli rendessero l'esilio, in cui poteva vivere lontano da infamie del genere, e pregava perch?, presto o tardi, tremendi castighi ricadessero sul figlio. E attestava l'innocenza di Cornuto, vittima di ingiustificato timore: comprensibile avrebbe potuto invece essere il panico, se avessero prodotto altri nomi, perch? era impensabile che si progettasse l'assassinio del principe e un rovesciamento politico con un unico complice.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons