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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cesare
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De bello gallico IV,6
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originale
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[6] Qua consuetudine cognita Caesar, ne graviori bello, occurreret, maturius quam consuerat ad exercitum proficiscitur. Eo cum venisset, ea quas fore suspicatus erat facta cognovit: missas legationes ab non nullis civitatibus ad Germanos invitatos eos uti ab Rheno discederent: omnia quae[que] postulassent ab se fore parata. Qua spe adducti Germani latius iam vagabantur et in fines Eburonum et Condrusorum, qui sunt Treverorum clientes, pervenerant. Principibus Gallice evocatis Caesar ea quae cognoverat dissimulanda sibi existimavit, eorumque animis permulsis et confirmatis equitatu imperato bellum cum Germanis gerere constituit.
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traduzione
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Cesare, che conosceva tale abitudine, per non andare incontro a una guerra troppo pesante, part? alla volta dell'esercito prima del solito. Appena giunto, apprese che i suoi sospetti si erano avverati: parecchi popoli avevano inviato ambascerie ai Germani, chiedendo che varcassero il Reno e promettendo di esaudire ogni loro richiesta. I Germani, attratti da tali speranze, gi? si stavano spingendo pi? lontano ed erano pervenuti nelle terre degli Eburoni e dei Condrusi, clienti dei Treveri. Cesare convoc? i principi della Gallia, ma ritenne opportuno dissimulare ci? di cui era invece al corrente; li bland?, li rassicur?, chiese i contingenti di cavalleria e prese la risoluzione di muovere guerra ai Germani.
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