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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Difesa di Coelio , 16
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originale
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16. Quod haud scio an de ambitu et de criminibus istis sodalium ac sequestrium, quoniam huc incidi, similiter respondendum putem. Numquam enim tam Caelius amens fuisset, ut, si se isto infinito ambitu commaculasset, ambitus alterum accusaret, neque eius facti in altero suspicionem quaereret, cuius ipse sibi perpetuam licentiam optaret, nec, si sibi semel periculum ambitus subeundum putaret, ipse alterum iterum ambitus crimine arcesseret. Quod quamquam nec sapienter et me invito facit, tamen est eius modi cupiditas, ut magis insectari alterius innocentiam quam de se timide cogitare videatur.
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traduzione
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16. E poich? sono in argomento, sono incline a pensare che uguale risposta sia da farsi all'altre accuse, e di appartenenza a cosche e detenzione di fondi. Mai, e poi mai, Celio sarebbe stato cos? folle, se si fosse impegolato in un cos? vasto intrigo, da accusare altri dell'intrigo stesso, e da suscitare per altri il sospetto di ci? ch'egli stesso si proponesse di fare anche in seguito. S'egli avesse temuto per s? il pericolo di un'accusa di corruzione elettorale anche per una sola volta, si sarebbe ben guardato dal proporre e riproporre la stessa accusa contro un altro. Questo egli fece bens? con poco criterio e contro il mio parere; ma con tale ardore, da rivelarsi piuttosto persecutore dell'innocenza altrui, che non preoccupato di s
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