Data:
23/05/2002 18.48.11
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Capisco la difficolt? di questa versione. Per tradurla dovresti conoscere un po' la storiella, per certi versi "pruriginosa" ;), di Clodio travestito da donna. La storia viene raccontata anche da Plutarco, nelle Vite parallele: leggiamola nella traduzione proposta da latinovivo.com:
Clodio era un nobile, di giovane et?, ma di indole arrogante e presuntuosa. Questi, innamorato di Pompea, moglie di Cesare, si introdusse furtivamente in casa sua (= di Cesare), con strumento e abiti da suonatrice di cetra: infatti nella casa di Cesare le donne celebravano quel sacrificio segreto al quale gli uomini non possono assistere, e non c'era nessun uomo; sennonch?, essendo un giovinetto ancora imberbe, Clodio sperava di raggiungere Pompea di nascosto intrufolandosi tra le donne. Ma, siccome si era introdotto di notte in una grande casa, non conosceva i passaggi, ed una servetta di Aurelia, la madre di Cesare, avendolo visto vagabondare, (gli) chiese il (suo) nome. Poich? Clodio fu (cos?) costretto a parlare e disse che stava cercando un'ancella di Pompea di nome Abra, (la servetta), accortasi che la voce non era da donna, si mise a gridare e a chiamare le (altre) donne: e queste, chiuse le porte e rovistando dappertutto, sorpresero Clodio che si era rifugiato in una camera di una servetta con cui (vi) era entrato.
Letta questa testimonianza, la nostra versione acquista un senso
Cicerone, lettere ad Attico, I, 13 passim
Credo enim te audisse, cum apud Caesarem pro populo fieret, venisse eo muliebri vestitu virum, idque sacrificium cum virgines instaurassent, mentionem a Q. Cornificio in senatu t(f)actam (is fuit princeps, ne tu forte aliquem nostrum putes); postea rem ex senatus consulto ad virgines atque ad pontifices relatam idque ab iis nefas esse decretum; diende ex senatus consulto consules rogationem promulgasse; uxori Caesarem nuntium (re) misisse. In hac causa Piso amicitia P. Clodi ductus operam dat, ut ea rogatio, quam ipse fert et fert ex senatus consulto et de religione, antiquetur. Messalla vehementer adhuc agit severe. Boni viri precibus Clodi removentur a causa, operae comparantur, nosmet ipsi, qui Lycurgei a principio fuissemus, cotidie demitigamur, instat et urget Cato. Quid multa ? Vereor, ne haec neglecta a bonis, defensa ab improbis magnorum rei publicae malorum causa sit.
Suppongo che tu [Cicerone si rivolge ad Attico] sia al corrente del fatto [audisse = audivisse; lett. abbia udito] che, come (talvolta) avviene tra il popolo [cum fieret pro populo], si introdusse col? [eo], nella casa di Cesare [ad Caesarem], un uomo travestito da donna [? appunto Clodio; muliebri vestitu], e poich? le donne [virgines] ebbero celebrato il cerimoniale del sacrificio [come visto, vietato agli uomini], fu fatta menzione del fatto, al senato, da Quinto Cornificio - (in quell'occasione) lui fu il primo senatore, e non, come tu credi, qualcuno dei nostri; dopo di che la questione, per senatoconsulto, pass? [gli infiniti di questo periodo sono sempre retti dall' "audivisse" iniziale] alle Vestali e ai Sacerdoti, che la considerarono atto di empiet? [lett. la costruzione ? al passivo]; quindi i consoli, per senatoconsulto, promulgarono (a tal riguardo) una rogazione, e Cesare (da parte sua) notific? il divorzio. In questo dibattimento, Pisone - spinto dall'amicizia che lo lega a Clodio - si adopera [dat operam] affinch? quella rogazione - che egli stesso presenta, per senatoconsulto e a riguardo dell'atto sacrilego [de religione] (di Clodio) - venga respinta. Messalla (da parte sua) invoca durezza [vehementer adhuc agit severe]. (Ma) l'onesta opinione pubblica [boni viri] viene convinta a disinteressarsi [removentur precibus] dell'accusa di Clodio, le cose vengono messe a posto, la nostra stessa proverbiale inflessibilit? si mitiga [ho tradotto cos? per fluidit? di costrutto italiano; lett. noi stessi (nosmet ? un rafforzativo di "nos"), inflessibili all'inizio (lett. che fummo alla stregua di Licurgo all'inizio), ci addolciamo] ogni giorno che passa [cotidie], (mentre invece) Catone scalpita [instat et urget] Che dirti di pi?? Temo che un fatto come questo, passato sottogamba ai (romani) onesti, e preso a cuore dai (cittadini) disonesti (col tempo) si riveler? foriero [lett. sia causa] delle pi? grandi sciagure per Roma [lett. dello Stato]
Trad. Bukowski
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