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...:::Bukowski:::...
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sallustio - a cesare
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Data:
25/05/2002 3.52.54
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Sallustio: Ad Caesarem de re publica, 1, 7(maturit? magistrale 1993): La ricerca sfrenata delle ricchezze e dei piaceri ? causa di rovina per popoli e nazioni
Igitur provideas oportet, uti plebs largitionibus et publico frumento corrupta habeat negotia sua, quibus ab malo publico detineatur: iuventus probitati et industriae, non sumptibus neque divitiis studeat. Id ita eveniet, si pecuniae, quae maxuma omnium pernicies est, usum atque decus dempseris. Nam saepe ego quom animo meo reputans, quibus quisque rebus clari viri magnitudinem invenissent quaeque res populos nationesve magnis auctibus auxissent ac deinde quibus causis amplissima regna et imperia conruissent, eadem semper bona atque mala reperiebam, omnesque victores divitias contempsisse et victos cupivisse. Neque aliter quisquam extollere sese et divina mortalis attingere potest, nisi omissis pecuniae et corporis gaudiis animo indulgens, non adsentando neque concupita praebendo, pervorsam gratiam gratificans, sed in labore patientia bonisque praeceptis et factis fortibus exercitando.
La ricerca sfrenata delle ricchezze e dei piaceri ? causa di rovina per popoli e nazioni Dunque occorre che tu provveda affinch? la plebe, finora corrotta da pubbliche elargizioni di frumento, abbia un suo lavoro che la trattenga dal procurare danni allo Stato: i giovani si dedichino ad una vita onesta e operosa e non al lusso e alle ricchezze. E questo accadr? se tu ridurrai l'utilizzo e il prestigio del denaro, che ? la cosa pi? dannosa di tutte. Infatti spesso meditando tra me e me sulle ragioni per le quali uomini famosi hanno raggiunto la grandezza e su quelle che hanno accresciuto enormemente popoli e Stati, e quindi sulle cause per le quali potentissimi regni e imperi sono caduti in rovina, sempre vi ho riconosciuto le medesime qualit? e i medesimi vizi, cio? che sempre i vincitori avevano disprezzato le ricchezze e i vinti le avevano invece desiderate. Nessun essere umano pu? elevarsi n? attingere al divino se non trascurando i piaceri del denaro e del corpo e dedicandosi invece allo spirito, non ricercando o offrendo lusinghe e gratificando gli altri di favori sbagliati, ma esercitandosi nella fatica con capacit? di sopportazione, con giusti principi e azioni coraggiose.
Trad. database Progetto Ovidio
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