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Mittente:
Bukowski
Re: urgente   stampa
Data:
03/06/2002 18.25.32




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Allora, nell'ordine, l'originale, la costruzione con la sottolineatura dei costrutti e delle regole pi? importanti, e la traduzioni [che ti avviso in alcuni punti un po' libera]. In bokka al lupo.

LXX.

NVLLI se dicit mulier mea nubere malle
quam mihi, non si se Iuppiter ipse petat.
dicit: sed mulier cupido quod dicit amanti,
in uento et rapida scribere oportet aqua.


Mea mulier dicit [apre l'oggettiva] se malle [infinito di malo = magis + volo, volere di pi? = preferire] nubere [regge il dativo] nulli [appunto?] quam mihi [II termine di paragone; quam + caso del I termine, ovvero dativo], non si [= neanche se; il "si" qui regge il congiuntivo, per sottolineare l'eventualit?] Iuppiter ipse [significa proprio lui, lui in persona] petat se [ella, lei, la donna]. Sed quod [ci? che, caso diretto: id + quod = quod] mulier dicit amanti cupido, oportet [il soggetto ? l'intera frase precedente; ? un verbo impersonale, ovvero ha solo la terza persona; in questo caso l'oportet, anche se in presente (bisogna) in italiano vien reso col condizionale (bisognerebbe), come generalmente si fa con i verbi di "potere, dovere, essere lecito"; generalmente so costruisce con l'infinito, talvolta anche col congiuntivo senza ut].

70
Solo con te farei l'amore, dice la donna mia,
solo con te, anche se mi volesse Giove.
Dice: ma ci? che dice una donna a un amante impazzito
devi scriverlo sul vento, sull'acqua che scorre.

LXXII. ad Lesbiam
DICEBAS quondam solum te nosse Catullum,
Lesbia, nec prae me uelle tenere Iouem.
dilexi tum te non tantum ut uulgus amicam,
sed pater ut gnatos diligit et generos.
nunc te cognoui: quare etsi impensius uror,
multo mi tamen es uilior et leuior.
qui potis est, inquis? quod amantem iniuria talis
cogit amare magis, sed bene uelle minus.

Quondam dicebas [apre l'oggettiva] nosse [forma sincopata di "novisse"] te solum, Catullum, Lesbia [vocativo], nec velle Iovem prae [regge l'ablativo] me [appunto].. Tum dilexi te non tantum ut [? in correlazione col successivo sed ut] vulgus [il vero "diligit" ? sottinteso] amicam, sed ut pater diligit et gnatos [arcaico = natos] filios. Nunc cognovi ["perfetto logico" che si pu? rendere, in italiano, anche col presente] te: quare etsi uror impensius [comparativo assoluto], tamen (tu) es uilior et leuior mi [=mihi, per me, vantaggio]. Qui [avverbio interrogativo, che sta per "quis", come] est potis, inquit? Quod [poich?] iniuria talis cogit amantem amare magis, seb velle bene minus.

72
Dicevi di far l'amore solo con me, una volta,
e di non aver voglia, Lesbia, neppure di Giove.
E io ti ho amato non come tutti un'amante,
ma come un padre ama ognuno dei suoi figli.
Ora so chi sei: e anche se pi? intenso ? il desiderio
ti sei ridotta per me sempre pi? insignificante e vile.
Come mai, mi chiedi? Queste offese costringono,
vedi, ad amare di pi?, ma con minore amore.

LXXV. ad Lesbiam
HVC est mens deducta tua mea, Lesbia, culpa
atque ita se officio perdidit ipsa suo,
ut iam nec bene uelle queat tibi, si optima fias,
nec desistere amare, omnia si facias.

Lesbia, culpa tua [causa] mea mens est deducta huc [avv. di moto a luogo, fino a tal punto; in correlazione col successivo ut] atque ita [in correlazione col successivo ut] ipsa [riferito a mens] perdidit se officio suo [causa], ut iam [ormai] nec queat [queo significa essere capace di, mentre possum = avere il potere di; viene utilizzato generalmente in frasi negative; il sogg. ? mens] velle bene tibi, si fias optima, nec (queat) desistere amare, si facias omnia.

75
Cos? per colpa tua, mia Lesbia,
mi ? caduto il cuore
e cos? si ? logorato nella sua fedelt?,
che ormai non potrebbe pi? volerti bene
anche se fossi migliore
o cessare d'amarti
per quanto tu faccia.

CIX. ad Lesbiam
IVCVNDVM, mea uita, mihi proponis amorem
hunc nostrum inter nos perpetuumque fore.
di magni, facite ut uere promittere possit,
atque id sincere dicat et ex animo,
ut liceat nobis tota perducere uita
aeternum hoc sanctae foedus amicitiae.

Mea vita [voc.] proponis mihi hunc amorem fore [infinito futuro] iucundum atque perpetuum inter nos. Di [vocativo sincopato; l'altro ? dii = o dei] magni, facite [imperativo] ut possit promittere vere atque dicat id sincere et ex animo, (facite) ut hoc foedus amicitiae sanctae perducere aternum tota vita [tempo] liceat [impersonale, regge il dativo, appunto; il soggetto ? l'intera frase precedente]-

109
Eterno, anima mia, senza ombre
mi prometti questo nostro amore.
Mio dio, fa' che prometta il vero
e lo dica sinceramente, col cuore.
Potesse durare tutta la vita
questo eterno giuramento d'amore.
  urgente
      Re: urgente
 

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