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Mittente:
Bukowski
Re: Da CESARE   stampa
Data:
16/06/2002 3.39.50




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Troviamo [invenimus] uno straordinario esempio di magnanimit? in quei libri che Cesare scrisse sulla guerra gallica, nei quali (appunto) narra le imprese militari ch'egli stesso condusse contro Galli e Germani. Nell'esercito romano [lett. negli accampamenti?] c'erano due validi soldati [lett. due uomini; ma "vir", come saprai, ha un'accezione di valore], molto coraggiosi e desiderosi di (conquistarsi la) gloria: l'uno si chiamava Voreno, l'altro Pullone. Costoro erano spesso in disaccordo tra loro, ed eran soliti misurarsi a riguardo del (loro reciproco) valore. Accadde una volta [lett. quando?; opp. poich??; opp. avendo?] che i Galli presero d'assalto [obsiderent] gl'insediamenti romani: Pullone, per provocare il rivale (in gloria) [ovvero, appunto, Voreno], disse a gran voce davanti all'intera camerata militare [lett. davanti a tutti (suppongo omnes, e non amnes) i commilitoni]: "E' il momento, o Voreno, che [lett. ora, Voreno?] entrambi [uterque nostrum, ognuno di noi (partitivo)] affrontiamo il nemico, in modo tale che (una volta per tutte) appaia chiaro chi di noi due (?) superiore (all'altro) in quanto a valore".
Ci? detto, Pullone [lett. ipse, egli stesso], precedette Voreno [priori; il precedente; ma ho qualche dubbio sulla tua digitazione] (nel lanciarsi) contro il nemico; (da parte sua) l'altro [Voreno] non rimase dentro la trincea [intra vallum], nell'accampamento, poich? temeva il giudizio dei commilitoni e del suo comandante [ovvero, che l'avrebbero giudicato un codardo]. Nel frattempo, Pullone aveva scoccato un dardo contro un nemico, colpendolo giusto al cuore [lett. avendo Pullone scoccato?, trafisse il cuore di quello con quel colpo]. Al che, i Galli - tutti insieme [universi] - gli si lanciarono contro [fecerunt impetum in ipsum] e gli colpirono lo scudo [lett. colpirono/trafissero il suo?] con (una gragnuola di) dardi. Il malcapitato [miser] si trovava in una situazione molto pericolosa, n? (oramai) poteva contare nell'aiuto di alcuno [lett. da alcun uomo; agente, ovviamente]; ma Voreno, di punto in bianco [statim], mise una pietra sopra [praemisit] le vecchie inimicizie [tra lui e Pullone, appunto], riusc? a sottrarre [lett. sottrasse] Pullone da una sicura morte, e lo ricondusse nell'accampamento sano e salvo.

Trad. Bukowski
  Da CESARE
      Re: Da CESARE
 

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