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Mittente:
Bukowski
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Re: MACROBIO
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Data:
21/07/2002 13.49.38
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Aristotele asserisce che l'acqua di mare possiede maggior densit? [lett. spissiorem, ? pi? densa] rispetto all'acqua dolce; o meglio [immo], che (quella) di mare ? "limacciosa" [faeculentam], mentre [vero] (quella) dolce ? pura e limpida [subtilem]. Ne consegue [lett. hinc, avv., da ci?] che, in mare, chi non sa nuotare [imperitos natationis] riesce a tenersi pi? facilmente a galla [lett. ? che il mare mantiene pi? facilmente a galla?], mentre l'acqua di fiume oppone poca resistenza [lett. "cede" subito], facendo affondare i corpi [pondera; propr. corpi pesanti] [lett. e fa affondare (transmittat in imum)?]. Pertanto, Aristotele ha asserito che l'acqua dolce impregna [immergere] pi? velocemente gl'indumenti e toglie via lo sporco [lett. le macchie di?]; mentre (l'acqua) marina, (essendo appunto) pi? limacciosa [crassiorem], penetra non facilmente (nei tessuti), nell'atto di pulitura [purgando], a causa della sua densit? e non toglie via a sufficienza [lett. multum, avv.] lo sporco.
Trad. Bukowski
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• MACROBIO Re: MACROBIO
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