Data:
22/07/2002 16.03.44
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
I) Cos?, il giorno successivo [postera die; a rigore sarebbe dovuto essere "postero die", ovvero con "dies" al masch.; tuttavia Giustino preferisce la versione al femm.; opp. si pu? intendere: "il giorno successivo, come stabilito"], fingendo d'aver abbandonato l'accampamento per paura e in ritirata [refugiens] [preferisco intendere la costruzione "simulo quasi + cong." = fingere, piuttosto che l'abl. assoluto - simulato metu - anche se evidentemente quest'ultimo, da un punto di vista grammaticale, risulta pi? corretto], lasci? (nell'accampamento stesso) vino in abbondanza [adfatim regge, qui, il gen. "vini"] e vivande [puoi elegantemente tradurre cos?, invece del macchinoso: le cose, che erano necessarie ad un banchetto (epulae ? pl. tantum)].
II) Riguardo "reversus", ci sarebbe bisogno del contesto. In linea generale, per?, posso dirti che come altri participi passati consimili - del tipo: "venuto", "tornato", "uscito"? - appartenendo ad un verbo intransitivo (nel nostro caso, "reverto"), non pu? rendersi in latino con un part. perf., bens? si rende con una proposizione narrativa o temporale, oppure relativa.
Ad es. il soldato, (essendo) tornato in citt?; tradurrai: miles, cum revertisset in urbem e NON "reversus in urbem"
III) Ad Alessandria [locativo], durante [circa, avv., qui con valore temporale indeterminato] l'assalto ad [lett. di] un ponte, obbligato [conpulsus] da uno improvviso [subita] attacco [eruptione] nemico [lett. dei nemici] (a saltare) su una barca, poich? un gran numero (di soldati) si era riversato [pluribus praecipitantibus, abl. ass. con valore causale] (anch'esso) col? [eodem, avv. luogo, nel medesimo luogo, ivi, col?, ovvero sulla stessa barca], (egli) dopo essersi tuffato in mare [cum temporale], nuotando [gerundio in abl. strumentale] per duecento passi, si mise in salvo [evasit] presso la nave pi? vicina [proximam], tenendo alzata la mano sinistra [elata laeua; abl. assol. con valore modale] per non [ne?; finale (negativa)] bagnare i libri che portava (con s?) [quos tenebat, relativa] e stringendo fra i denti [mordicus, avv. con valore strumentale] il suo mantello (di generale) [paludamentum] affinch? il nemico non si impadronisse [ne? poteretur, altra finale; poteretur, cong. impf. di "potior"; regge abl.] di una (simile) spoglia (di guerra).
Trad. Bukowski
salutissimi ;)
|