Data:
23/07/2002 16.32.27
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Bisogna, inoltre, richiamare alla memoria ["aliquid memoria repetere" ? idiomatico] il fatto che ai tribuni della plebe era interdetto l'accesso [lett. non era consesso accedere] nella Curia, ragion per cui, da scranni collocati davanti alle porte (della Curia stessa), esaminavano con oculatissima discrezione [cura] le decisioni dei senatori, in modo da scongiurar(n)e [non sinerent] la ratificazione, qualora ne [ex eis, partitivo] avessero disapprovata qualcuna. E cos?, agli antichi senatoconsulti si soleva sottoscrivere la lettera C, e quella lettera sottoscritta [lett. "nota", segno distintivo] voleva dire che anche i tribuni avevano (da parte loro) confermato quei (senatoconsulti). Costoro [qui, i tribuni della plebe], bench? vigilassero [excubabant] (sulla liceit? dei procedimenti) per garantire i diritti della plebe [pro commodis plebis; lett. a vantaggio?] e fossero attenti nel limitare (gli abusi di potere de)i magistrati [imperia, cariche, magistrature, e quindi i magistrati], pur tuttavia tolleravano [patiebantur] che quelli [ea, riferito ad "imperiis"] fossero "sollecitati" [instrui, forniti, corredati, ovvero che ricevessero] con vasi d'argento e anelli d'oro, offerti pubblicamente, affinch? [quo, usato spec. in presenza di un comparativo], in virt? dell'uso di tali oggetti [rerum], il prestigio [auctoritas] della magistratura ne riuscisse [esset] (ancor) pi? onorato [ornatior, ecco il comparativo].
Trad. Bukowski
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