Data:
25/07/2002 10.10.15
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Sallustio, Discorso di Cotta al popolo romano, passim
Ci avete eletto consoli, cittadini, in un momento delicatissimo per la repubblica all'interno e all'esterno. I nostri generali in Ispagna reclamano paghe, soldati, armi, frumento; e a ci? li costringe la situazione, giacch?, per la defezione degli alleati e per la fuga sui monti da parte di Sert?rio, non possono battersi n? predisporre niente di utile. Si mantengono eserciti in Asia e in Cilicia, per l'eccessiva potenza di Mitridate; la Macedonia ? piena di nemici, e altrettanto le coste d'Italia e delle province; e intanto gli introiti assai ridotti e resi incerti dalle guerre, a stento bastano a sostenere una parte delle spese. E cos? navighiamo con una flotta ridotta, rispetto a quella che prima proteggeva i convogli. Se tutto ci? si ? prodotto per tradimento o negligenza nostra, ebbene, come vi suggerisce l'ira, tra?tene vendetta; ma se ? la sorte comune che si ? fatta pi? dura, perch? intraprendete azioni indegne di voi e di noi e della repubblica? E, giacch? alla mia et? la morte ? pi? vicina, questa morte io non rifiuto, se con essa si toglie a voi qualche malanno; n? ben presto, per la fragilit? naturale del corpo, potrei finire la vita pi? onorevolmente che per la vostra incolumit?. Eccomi qui: sono il console Gaio Cotta: faccio ci? che ripetutamente i nostri avi hanno fatto nelle guerre pi? dure: mi offro in voto e mi sacrifico per la Patria: ma voi guardate bene a chi la possiate affidare. Perch? nessun galantuomo vorr? un tale onore, se bisogna render conto della fortuna, del mare, e della guerra condotta da altri, oppure morire vergognosamente. Soltanto, tenete ben presente che io non sar? stato mandato a morte per un delitto o per malversazione, ma che avr? offerto la mia vita volontariamente, in cambio dei grandissimi benefici ricevuti. In nome di voi stessi, cittadini, e della gloria degli avi, sopportate le avversit? e pensate al bene della Patria. Un vasto impero comporta molte preoccupazioni e molte e grandi fatiche. Inutilmente voi le rifiutate, e cercate gli agi della pace, mentre tutte le province, i regni, i mari e le terre sono in tempesta e spossati dalle guerre.
Trad. Newton
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