Data:
28/07/2002 17.25.21
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I brano:
Velleio Patercolo, Storia di Roma, II, 11 passim
[1] Bellum deinde Iugurthinum gestum est per Q. Metellum nulli secundum saeculi sui. Huius legatus fuit C. Marius, quem praediximus, natus equestri loco, hirtus atque horridus vitaque sanctus, quantum bello optimus, tantum pace pessimus, immodicus gloriae, insatiabilis, impotens semperque inquietus. [2] Hic per publicanos aliosque in Africa negotiantis criminatus Metelli lentitudinem, trahentis iam in tertium annum bellum, et naturalem nobilitatis superbiam morandique in imperiis cupiditatem effecit, ut, cum commeatu petito Romam venisset, consul crearetur bellique paene patrati a Metello, qui bis Iugurtham acie fuderat, summa committeretur sibi. Metelli tamen et triumphus fuit clarissimus et meritum ex virtute ei cognomen Numidici inditum.
La guerra contro Giugurta, dunque, fu condotta da Q. Metello [per + acc. tempo continuato], a nessuno secondo (tra gl'individui) del suo tempo. Luogotenente di costui fu C. Mario, cui abbiamo gi? accennato, appartenente al rango equestre, (piuttosto) rozzo e incolto, ma di condotta (in fondo) onesta [lett. sanctus vita; questo, e i seguenti, sono ablativi di limitazione], tanto ottimo guerriero quanto pessimo (individuo) in periodo di pace, avido di gloria, insaziabile, (nonch?) sempre, decisamente "sfrenato" [impotens semperque inquietus]. Costui, per mezzo di appaltatori di imposte [publicanos] e di altri (individui) che commerciavano [negotiantis = -es] in Africa [per + acc. mezzo animato], accus? l'irresolutezza [lentitudinem] di Metello - che trascinava la guerra oramai verso il terzo anno [senza riuscire a concluderla, s'intende] - (accus?) la (sua) superbia, cos? tipica [naturalem] del ceto nobiliare, e la (sua) brama di conservare [morandi, da "moror"] il comando; (Mario) fece in modo [effecit ut], chiesta una licenza e giunto a Roma, d'esser eletto console e (al tempo stesso) che gli si venisse affidato il comando supremo della guerra, (guerra oramai) praticamente conclusa da Metello, che per due volte aveva surclassato Giugurta sul campo (di battaglia). Pur tuttavia, il trionfo dello (stesso) Metello fu eccezionale, tant'? ch'egli, in merito al proprio valore, guadagn? il soprannome di "Numidico".
Trad. Bukowski
II brano:
traduzione gi? presente nel forum:
http://www.progettovidio.it/forum2/re...
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