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28/08/2002 2.54.46
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Livio, Storia di Roma, XXXV, 14 (con leggere modifiche rispetto all'originale)
Alla domanda di Scipione [lett. quando/dopo che Scipione, allora, gli ebbe domandato] su chi egli ponesse al secondo posto [in quanto a meriti bellici, s'intende] dopo Alessandro, Annibale rispose "Pirro, per la sua straordinaria capacit? di allestire accampamenti [lett. perch? (lui) pose ("metatus est" da "metor") gli accampamenti sempre (suppongo che "semoer", privo di significato, sia un errore di battitura per "semper") con estrema perizia]". L'Africano [ovvero, sempre Scipione: era il suo "soprannome"] gli chiese, allora, chi ritenesse (degno del) terzo (posto), e Annibale fece il proprio nome [dixit se ipsum]. Scipione, un po' meravigliato perch? Annibale non aveva menzionato alcun (condottiero) romano, gli chiese: "Che diresti (allora) se mi avessi sconfitto a Zama?". Il cartaginese [ovvero, Annibale, appunto] di tutta risposta: "(Beh,) allora mi sarei messo davanti sia ad Alessandro che a Pirro".
Trad. Bukowski
Grazie e saluti anche a te :)
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