Data:
29/08/2002 7.14.04
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Giunge a Roma la notizia della sconfitta di Asdrubale.
Romae ipsos legatos adpropinquare allatum est. Tunc enim vero omnis aetas currere obvii coeperunt, primus quisque oculis auribusque haurire tantum gaudium cupientes. Legati circunfusi omnis generis hominum frequentia, in, Forum pervenerunt, cum alii legatos, alii eorum comites quae acta essent percunctarentur. Et ut quisque audierat hostium imperatorem occisum, legiones Romanas incolumes, salvos consules esse, extemplo aliis porro impertiebant gaudium suum. Cum aegre in curiam perventum esset, litterae in senatu recitatae sunt. Inde traducti in contionem legati L. Veturius, litteris recitatis, ipse planius omnia quae acta erant exposuit, cum ingenti adsensu, postremo etiam clamore universae contionis. Inde discursum est: alii ut dei gratiam agerent, alii ut coniugibus liberisque tam laetum nuntium impertirent.
A Roma [locativo] venne annunciato [allatum est; da "adfero", impersonale] l'arrivo imminente dei legati [lett. che i legati?]. Al che, (gente di) tutte le et? si rivers? nelle strade [lett. coeperunt currere obvii, lett. cominciarono a correr(si) incontro; il sintagma ? concordato a senso], ognuno desideroso [quisque? cupientes; concordato a senso] (di essere il) primo a gustare fino in fondo [haurire, "divorare"], con (i propri) occhi e con (le proprie) orecchie, una simile [tantum] gioia [per la sconfitta di Asdrubale, appunto]. I legati, circondati da una folla [frequentia] di gente d'ogni tipo [vale a dire: uomini, donne, bambini, anziani etc?], fecero il loro ingresso [pervenerunt in?] nel Foro, mentre alcuni chiedevano [percunctarentur = percontarentur] a(gli stessi) legati, altri al loro s?guito [comites eorum], come si erano svolti i fatti [quae acta essent, che cosa era avvenuto, le cose che erano successe]. E non appena ognuno aveva appurato [audierat, lett. aveva udito] che il generale [imperatorem] nemico era stato ucciso, che l'esercito romano n'era uscito incolume, che i consoli erano sani e salvi, comunicava - immediatamente [extemplo] e a sua volta [porro] - la propria gioia agli altri (che gli erano attorno). Quando, a fatica [aegre], si riusc? (finalmente) a giungere [lett. si giunse] nella curia, vennero letti i dispacci [littarae] in senato. Quindi, fatti accedere i legati al cospetto nell'assemblea, L. Venturio, esaminati i dispacci, raccont?, di propria persona [ipse], e in modo molto esaustivo [planius], come si erano svolti i fatti, prima in un clima di grande approvazione, poi con una vera e propria esplosione di esultanza [clamore] di tutta l'assemblea. Dopo di che, i senatori abbandonarono l'assemblea [lett. discursum est, impersonale di "discurro"; ci se ne and?, ovvero: ognuno se ne and?, chi di qua, chi di l?]: chi per (andare a) rendere grazie gli dei, chi per comunicare la lieta notizia a(i propri) congiunti e figli.
Trad. Bukowski
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