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Bukowski
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Re: un altro favore
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Data:
02/09/2002 9.09.43
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Grazie :). Saluti.
Catone, L'agricoltura, Prefazione
Est interdum praestare mercaturis rem quaerere, nisi tam periculosum sit, et item foenerari, si tam honestum. Maiores nostri sic habuerunt et ita in legibus posiverunt: furem dupli condemnari, foeneratorem quadrupli. Quanto peiorem civem existimarint foeneratorem quam furem, hinc licet existimare. Et virum bonum quom laudabant, ita laudabant: bonum agricolam bonumque colonum; amplissime laudari existimabatur qui ita laudabatur. Mercatorem autem strenuum studiosumque rei quaerendae existimo, verum, ut supra dixi, periculosum et calamitosum. At ex agricolis et viri fortissimi et milites strenuissimi gignuntur, maximeque pius quaestus stabilissimusque consequitur minimeque invidiosus, minimeque male cogitantes sunt qui in eo studio occupati sunt. Nunc, ut ad rem redeam, quod promisi institutum principium hoc erit.
Se non fosse (un'attivit?) pericolosa, sarebbe talora un gran guadagno [quaerere rem, idiomatico] dedicarsi al commercio marittimo, e altres? [item] (sarebbe un gran guadagno) far l'usuraio [foenerari], se fosse ( , la sua, un'attivit?) onesta. (E invece) i nostri antenati cos? giudicarono e stabilirono per legge [lett. nelle leggi]: che il ladro fosse condannato (a risarcire) il doppio (della somma rubata), (mentre) l'usuraio (addirittura) il quadruplo (della somma imprestata) [Catone suppongo faccia riferimento alla legislazione delle 12 Tavole]. Da ci? [hinc] si pu? ben intendere [licet existimare] quanto considerassero peggior cittadino l'usuraio a confronto del ladro. (I nostri antenati,) inoltre, quando [quom = cum] lodavano un brav'uomo, dicevano [lett. cos? (lo) lodavano]: "Che buon agricoltore!" (oppure:) "Che buon colono!". E colui il quale era oggetto di simili lodi, si riteneva estremamente lusingato [amplissime laudari]. In effetti, considero il mercante (un individuo) coraggioso e solerte [studiosum; regge gen.] a far soldi [rei quaerendae; vedi sopra], ma, come ho accennato sopra, in preda a pericoli e rovesci (di fortuna economica). Mentre ["at" introduce, come dire, un periodo d'obiezione] i veri uomini [lett. pi? forti] ed i veri [lett. pi? coraggiosi] soldati vengon fuori dagli agricoltori; (essi, gli agricoltori) si procurano un guadagno onestissimo [maxime pius; ovv. la costruzione della frase ? lett. al passivo], molto sicuro [lett. stabile, cio? non sottoposto a rovesci di fortuna] e per nulla oggetto d'invidia: (difatti) coloro che s'impegnano in tale attivit? non nutrono affatto cattivi pensieri [mah, sarebbe da vedere ;)]. Ora, per tornare all'argomento che mi son ripromesso di trattare, questo (ne) sar? l'inizio/esordio [ovvero: comincer? cos?; e dunque passa a trattare].
Trad. Bukowski
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• un altro favore Re: un altro favore
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