Data:
04/09/2002 19.09.10
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Caro amico, ti consiglio di appurare, per la prossima volta, la presenza del testo originale in rete, cos? eviti la fastidiosa digitazione e l'altrettanto fastidiosa presenza di errori nella stessa ;). Saluti.
Valerio Massimo, Detti e fatti memorabili, III 2 ext.8-ext.9 passim 3.2.ext.8 Karthagine capta uxor Hasdrubalis exprobrata ei impietate, quod a Scipione soli sibi impetrare vitam contentus fuisset, dextra laevaque communes filios mortem non recusantis trahens incendio se flagrantis patriae obiecit. 3.2.ext.9 Mulieris fortitudinis exemplo aeque fortem duarum puellarum casum adiciam. cum pestifera seditione Syracusarum tota regis Gelonis stirps evidentissimis exhausta cladibus ad unicam filiam Harmoniam virginem esset redacta et in eam certatim ab inimicis impetus fieret, nutrix eius aequalem illi puellam regio cultu ornatam hostilibus gladiis subiecit, quae, ne cum ferro quidem trucidaretur, cuius esset condicionis [ediceret] proclamavit. admirata illius animum Harmonia [et] tantae fidei superesse non sustinuit revocatosque interfectores professa quaenam esset in caedem suam conuertit. ita alteri tectum mendacium, alteri veritas aperta finis vitae fuit.
Essendo stata (oramai) Cartagine espugnata, la moglie di Asdrubale - dopo avergli [al marito] rimproverata l'empiet? di essersi limitato [fuisset contentus] a implorare a Scipione la vita per s? soltanto [ovvero, che Scipione risparmiasse lui solo, senza tener conto della sua famiglia] - tenendo per mano [trahens? dextra laevaque] i figli comuni, disposti [lett. non recusantes] (anch'essi) a morire, si gett? tra le fiamme della citt? in rovina. A questo esempio di coraggio (da parte) di una donna, aggiunger? (ora) l'episodio, (altrettanta testimonianza) di coraggio, di due fanciulle. A causa di una violenta sedizione dei Siracusani [opp.: a Siracusa; per scorrevolezza, ho scisso le subordinate; lett. essendosi ridotta - a causa di? - l'intera?], l'intera stirpe del re Gelone, decimata [exhausta] in/per pubbliche stragi, si era ridotta alla sola figlioletta [filiam? virginem] Armonia; quando costei sub? l'aggressione dei nemici [lett. la costruz. ? al passivo] (della sua casata), la sua nutrice offr? [subiecit] alle spade nemiche una fanciulla sua coetanea [illi aequalem], (tra)vestita con abiti regali [ornatam cultu regio]; (ebbene) ella [quae, la quale fanciulla] (non) rivel? la propria vera identit? [cuius esset condicionis], neanche [ne? quidem] mentre veniva trucidata dalle spade. Armonia, ammirata del suo coraggio [animum], non ce la fece [sustinuit] a sopravvivere [superesse] a tale fedelt? e - richiamati indietro i sicari [interfectores] - confessata la propria identit? [quaenam esset, chi fosse], s'immol? a sua volta [convertit in suam stragem]. E cos?, per l'una [alteri, in correlazione col successivo] fu letale il non aver rivelato l'inganno [tectum mendacium], per l'altra, l'averlo confessato apertamente [aperta veritas].
Trad. Bukowski
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