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Mittente:
Bukowski
Re: traduzione testo   stampa
Data:
04/09/2002 19.09.51




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L'imperatore Aureliano - durante l'assedio [lett. mentre assediava?] della citt? di Tiana, in Asia - dato che non riusciva [poterat] ad espugnarla [capere eam] con la forza (delle armi), gioc?, per accedervi, sul tradimento di [lett. fu (comunque) fatto entrare nella citt? grazie all'operato (opera: ma dato anche il titolo della versione, possiamo agevolmente tradurre "tradimento") di?] Eraclione, (che) di Tiana (,appunto, era) cittadino benestante ed influente [lett. cittadino di Tiana che in quella citt? godeva di ampia influenza (poterat plurimum) in virt? dei suoi averi (opibus)].
Ma [at], appena fu entrato, Aureliano non solo non gli mostr? alcuna riconoscenza [non egit gratias ei], ma anzi ordin?, seduta stante [statim], ai soldati di uccidere Eraclione, dato che egli [Aureliano] non riusciva a sopportare [ferre] la presenza/la vista [conspectum] di un traditore della patria [lett. di chi avesse tradito la propria patria].
Inoltre, affinch? non si credesse che la sua azione fosse dettata dalla [lett. che egli avesse fatto ci? per?] avidit? - dato che (in effetti) Eraclione era molto ricco - mantenne intatto [servavit] l'intero patrimonio [omnes fortunas] di quello [Eraclione] (destinandolo) ai figli [sempre di Eraclione; liberis, dat. di vantaggio].
Inoltre, quando scrisse a Manlio Chilone, per raccontargli l'accaduto, (Aureliano) ribad? il proprio astio nei confronti dei traditori [lett. che i traditori non potevano essere da lui apprezzati (diligi)], (aggiungendo) ch'egli non avrebbe mai mantenuto parola [servaturum fidem] con chi (a sua volta) non l'avesse mantenuta con la (propria) patria.

Trad. Bukowski
  traduzione testo
      Re: traduzione testo
 

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