Data:
10/09/2002 21.46.10
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Brano ostico.
Cicerone, In difesa di Rabirio Postumo, XL passim
"(Rabirio il denaro) ce l'ha, ma lo nasconde" [C. Rabirio Postumo era stato accusato di concussione; difeso appunto da Cicerone, suo malgrado, venne assolto] . Cos?, infatti, si mormora in giro [lett. ci sono (persone) che parlano cos??]. Ma, una buona volta [tandem], che razza [quod genus] di ostentazione e di vanto sarebbe (mai) codesto? Se (Rabirio) non avesse mai posseduto alcun patrimonio [lett. alcunch?] (in vita sua), e se lo fosse poi guadagnato, non ci sarebbe motivo di nasconderlo. E poi, chiunque abbia ereditato due patrimoni considerevoli [lauta et copiosa] - e per giunta con una procedura legale in ogni suo aspetto [rendo liberamente, per scorrevolezza: " remque praeterea bonis et honestis rationibus auxisset"] - che motivo avrebbe di voler far credere d'esser uno squattrinato? O piuttosto c'? da pensare [existimaretur] che, mentre concedeva prestiti, allettato dagli interessi (che poteva ricavarne), egli s'impegnava ad accumulare una fortuna incommensurabile [agebat ut haberet quam plurimum]; e poi, una volta riscossi i debiti [quam exegit quod crediderat], faccia la fame [egere]? Una situazione simile, cos? paradossale [novum], passerebbe agli annali! "Ma ad Alessandria [locativo] la faceva da padrone!", si obietter?. Altro che! [riassumo cos?: "immo vero in superbissimo dominatu fuit", detto da Cicerone in senso ironico, come si evince, del resto, appena dopo]: ha sub?to in prima persona [ipse] la prigionia, ha visto i propri amici in catene, s'? vista pi? volte la morte in faccia, alla fine se n'? scappato dal regno povero e senza un soldo! (Altra obiezione:) "Ma poi la sua fortuna ? cambiata: quando le navi di Postumo sono arrivate a Pozzuoli, si ? parlato di grandi traffici, e ci sono testimoni oculari [sciolgo cos?: "auditae visaeque merces"]!". (Risposta di Cicerone:) (Io ritengo codeste delle insinuazioni) prive di fondamento [fallaces], ingannatrici, (fragili e friabili come) la carta, il lino, il vetro. (Sarebbe ridicolo:) Navi piene di mercanzia, senza potersi permettere (neanche) il nolo! Quel famoso "approdo puteolano" - secondo quell'espressione di allora - il tragitto seguito dai marinai, e il loro numero - il tutto aggravato dal cattivo nome di Postumo presso le malelingue - ritengo non li si possa scambiare per presunta ricchezza, almeno quanto ci si voglia far credere, con questo tipo di discorsi, che un anno ? fatto di pi? stagioni estive [credo sia espressione proverbiale: del tipo "vedi un asino che vola"; alcuni millantatori e malelingue vogliono farci credere anche l'impossibile; la traduzione per quanto piuttosto libera, ? tuttavia, a mio parere, esatta; lett. refersit (- refercio-) aur(e)s - istis sermonibus - aestatem (esse) unam, non pluris (genitivo stima, di pi?)].
Trad. Bukowski
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