Data:
11/09/2002 17.19.45
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Curzio Rufo, Storia di Alessandro Magno, VII, 8 passim
Dona tibi data sunt,ne Scytharum gentem ignores:uggum boum et aratrum,sagitta,hasta,patera.His utimur et cum amicis et adversus inimicos.Fruges amicis damus boum labore quaesitas,patera cum iisdem diis libamus;inmicos sagitta eminus,hasta comminus petimus.At tu,qui te gloriaris ad latrones persequendos venire,omnium gentium quas adisti,latro es.Lydia cepisti,Syriam occupasti,Persidem tenes,Bactrianos habes in protestate:nunc etiam ad pecora nostra avaras et insatiabiles manus porrigis!”.
Ti sono stati offerti dei doni, affinch? tu conosca fino in fondo [non ignores, litote] (la natura del) popolo sciita: un giogo per [lett. di] buoi [boum ? gen. pl. di "bos"; il gen. ? di pertinenza], un aratro, una freccia, un'asta [era un'arma lunga dalla punta di ferro], una patera [? una coppa per sacrifici]. Di questi (utensili) noi facciamo uso ["utor" regge abl.] sia con chi viene in pace, sia contro chi viene in guerra [lett. con amici?]. Offriamo le messi, procacciate [quaesitas] col lavoro dei buoi, a chi viene in pace; con la patera offriamo libagioni agli dei. A distanza [eminus] colpiamo i nemici con la freccia, con l'asta lo affrontiamo nel corpo a corpo [comminus]. Ma tu - che millanti [gloriaris, meni vanto] di venire a punire dei predoni; sei tu (ad esserti rivelato) il (vero) ladro, (nei confronti) di tutti i popoli che hai affrontato [adistii - adeo]. Hai soggiogato la Lidia, occupato la Siria; la Persia e la Battria sono in tuo potere [lett. hai, possiedi]; e ora protendi le tue avide ed insaziabili mani anche verso le nostre greggi.
Trad. Bukowski
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