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Bukowski
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Re: CICERO
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Data:
16/09/2002 14.54.07
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Cicerone, De optimo genere oratorum, VII passim
Ma tornerebbe utile alla mia argomentazione esporre innanzitutto le linee guida dell'accusa [lett. ma ci avvicineremmo (pl. maiest.) a ci? che? se prima esponessimo? (il tuo testo porta "everimus", che francamente mi risulta nuovo; forse ? un refuso di latinlibrary per "evenimus"; nel dubbio, seguo la "lezione" di un altro autorevole sito: http://www.geocities.com/~stilicho/li... ; purtroppo non dispongo del testo cartaceo, per appurare]. In Atene, vigeva una legge che vietava [ne?] a chiunque cittadino [quis populi] di proporre di decretare [facere scitum ut] l'onorificenza di chicchessia, durante l'esercizio di una magistratura, prima che quello avesse dato conto (del suo operato amministrativo); e vigeva un'altra/seconda legge la quale sanciva che coloro che venivano insigniti dal popolo, dovessero ricevere l'onorificenza in una (legittima) assemblea pubblica, con un discorso (di motivazione) ["contio" ? sia assemblea che, per metonimia, discorso: tanto vale rendere entrambi]. Ora, Demostene era stato delegato dal senato - e in una seduta del senato - a sovrintendere al restauro delle mura (cittadine) [lett. fu l'incaricato del?], cosa che fece [lett. e le restaur?] con propri mezzi. Ctesifonte, allora, partendo da questo fatto, propose che si decretasse che (Demostene) - senza che quello avesse (ancora) reso conto (della propria amministrazione) - fosse insignito della corona aurea [una sorta di riconoscimento al "valor civile"] e che quell'onorificenza fosse tributata, alla presenza del popolo, in teatro [durante i giochi], luogo (in realt?) non deputato a cerimonie ufficiali [qui locus non est contionis legitimae, genitivo di pertinenza]; (l'onorificenza) venne cos? motivata: Demostene veniva insignito per valor civile e per l'amore che aveva dimostrato nei confronti del popolo ateniese. Eschine, allora, accus? Ctesifonte di illegalit? del procedimento [rendo cos? (in costruz.): " Aeschines adduxit Ctesiphontem in iudicium, quod scripsisset contra leges"], (1) perch? la corona veniva tributata senza prima render conto (in senato) dell'operato; (2) (perch? la cerimonia si svolgeva) in teatro [luogo, come detto, non consono]; (3) perch? (Ctesifonte) aveva avanzato dichiarazioni mendaci [scripsisset falsa] a riguardo del valore civile e dell'amor patrio (di Demostene), non essendo (lo stesso) Demostene un uomo onesto n?, tantomeno, un benemerito della patria ["bene merere de aliquo" ? costruzione idiomatica: comportarsi bene nei confronti di qualcuno = volergli bene].
Trad. Bukowski
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• CICERO Re: CICERO
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