Data:
17/09/2002 20.48.42
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Ho trovato la traduzione in un testo, dunque usala solo come riferimento, essendo non "letteralissima". Saluti.
Cicerone, Lo stato, I passim
Quale uomo possiamo noi considerare pi? ricco di chi possiede almeno quello che la natura richiede, pi? potente di chi ottiene tutto ci? che desidera, pi? beato di chi ? libero da ogni turbamento? Chi mai possiede beni pi? stabili di chi ha solo quel tanto che pu? portare con s?, come si dice, o pu? salvare da un naufragio? Quale comando militare, quale magistratura civile, quale regno pu? essere pi? insigne di quello assicurato ad un uomo che, disprezzando le cose terrene, si volge soltanto a ci? che ? eterno e divino e tutto pospone all'amore della sapienza? Il quale ? convinto che meritino il nome di uomini soltanto quelli che hanno affinato il loro spirito con la cultura? Molto bello, a questo proposito, mi sembra quel detto di Platone, o di non so quale altro filosofo, il quale, gettato dalla tempesta su lido deserto di ignota terra, mentre tutti gli altri erano presi da sgomento perch? ignari dei luoghi, come vide tracciate sull'arena alcune figure geometriche, esclam?: "State di buon animo; vedo tracce di uomini". Spiegava evidentemente la presenza dell'uomo non dal fatto di vedere delle piantagioni, ma dall'avere notato indizi di istruzione.
Trad. A.R. Barrile
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