Data:
19/09/2002 15.45.20
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Livio, Storia di Roma, III, 26 passim, con modifiche e rimaneggiamenti
Quando a Roma [acc. semplice moto a luogo, citt? 1a] giunse la notizia che il console Minucio, insieme con l'esercito, era stretto in assedio [obsideri] dalle truppe degli Equi, Q. Cincinnato - per consenso unanime [lett. omnium, di tutti] di cittadini e di senatori - venne nominato dittatore. Egli, sebbene fosse senatore del popolo romano e sebbene fosse rinomato [clarus] per le molte imprese gi? compiute, abitava in una modesta dimora [in parva domo] al di l? del Tevere, dove coltivava un campicello [agrum] di quattro iugeri, facendosi aiutare dalla servit? [cum servitio, suppongo, e non "servilo", che mi risulta ignota]. Gli furono inviati, dal Senato, degli emissari, i quali lo trovarono nel mentre che arava. Dopo il reciproco scambio di saluti [salute data redditaque invicem], (gli emissari) chiesero a Quinzio - dopo che avesse indossato la toga [togatus] - di ascoltare le disposizioni [mandata sta propriamente per incarichi, procure; potremmo anche tradurre: "comunicazioni ufficiali"] del Senato. Cincinnato [lett. is, egli] (allora) ordina [nota il passaggio al presente narrativo] alla moglie Racilia di prendere [proferire] dalla capanna, e subito [propere, avv.], la (sua) toga. Dopo averla indossata, e dopo essersi ripulito dalla polvere e dal sudore, si fece avanti. Venne salutato, dagli emissari - che (con lui) si congratulavano - dittatore; i quali (emissari) lo invitarono (a tornare) in citt? e (gli) illustrarono di quale sgomento fosse preda l'esercito. Per Quinzio fu allestita una imbarcazione a spese dello Stato [publice], con la quale (egli) attravers? il Tevere. L? lo attendono [nota, anche qui, il passaggio al presente narrativo] i tre figli, (a lui) venuti incontro, e quindi altri parenti [propinqui] ed amici, nonch? la maggior parte dei senatori [patrum]. Scortato da quella folla [frequentia], venne condotto alla volta [ad + acc. moto a luogo, di avvicinamento] del Senato [curiam].
Trad. Bukowski
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