LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - forum

pls - prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE

FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)

--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---



Leggi il messaggio

Mittente:
Bukowski
Re: traduzione opera completa   stampa
Data:
20/09/2002 17.39.04




Rispondi a questo messaggio  rispondi al msg

Scrivi un nuovo messaggio  nuovo msg

Cerca nel forum  cerca nel forum

Torna all'indice del forum  torna all'indice
Il brano non ? tradotto da me, ma da un "professionista". Dunque, dato che in alcuni punti non ? proprio "letteralissimo", utilizzalo, pi? che altro, come riferimento alla tua traduzione. Saluti.

Livio, Storia di Roma, XXII, 46

[46] Hannibal luce prima Baliaribus leuique alia armatura praemissa transgressus flumen, ut quosque traduxerat, ita in acie locabat, Gallos Hispanosque equites prope ripam laeuo in cornu aduersus Romanum equitatum; dextrum cornu Numidis equitibus datum media acie peditibus firmata ita ut Afrorum utraque cornua essent, interponerentur his medii Galli atque Hispani. Afros Romanam [magna ex parte] crederes aciem; ita armati erant armis et ad Trebiam ceterum magna ex parte ad Trasumennum captis. Gallis Hispanisque scuta eiusdem formae fere erant, dispares ac dissimiles gladii, Gallis praelongi ac sine mucronibus, Hispano, punctim magis quam caesim adsueto petere hostem, breuitate habiles et cum mucronibus. Ante alios habitus gentium harum cum magnitudine corporum, tum specie terribilis erat: Galli super umbilicum erant nudi: Hispani linteis praetextis purpura tunicis, candore miro fulgentibus, constiterant. Numerus omnium peditum qui tum stetere in acie milium fuit quadraginta, decem equitum. Duces cornibus praeerant sinistro Hasdrubal, dextro Maharbal; mediam aciem Hannibal ipse cum fratre Magone tenuit. Sol seu de industria ita locatis seu quod forte ita stetere peropportune utrique parti obliquus erat Romanis in meridiem, Poenis in septentrionem uersis; uentus?Volturnum regionis incolae uocant?aduersus Romanis coortus multo puluere in ipsa ora uoluendo prospectum ademit.

46. All'alba Annibale, dopo aver mandato avanti i Balearici e altri reparti armati alla leggera, attravers? il fiume e schier? i suoi a battaglia nello stesso ordine con cui aveva fatto loro passare il fiume: i cavalieri gallici e ispanici vicino alla riva, all'ala sinistra e davanti alla cavalleria romana; l'ala sinistra fu affidata ai cavalieri numidi, mentre il centro fu formato dalla fanteria, in modo che alle parti estreme di esso vi fossero gli Africani e, interposti tra loro, i Galli e gli Ispani. La schiera degli Africani avrebbe potuto essere scambiata per romana: infatti recavano le armi che erano state prese alla Trebbia e, per la maggior parte, al Trasimeno. I Galli e gli Ispani recavano scudi pressappoco della stessa forma, mentre le spade erano diverse per foggia e lunghezza: lunghe e senza punta quelle dei Galli, molto appuntite, corte e dunque facili da maneggiare quelle degli Ispani che erano soliti aggredire il nemico vibrando colpi pi? di punta che di taglio. L'aspetto di queste genti, pi? che quello degli altri soldati, incuteva grande spavento sia per l'imponente corporatura che per il modo di presentarsi. I Galli erano nudi sopra l'ombelico mentre gli Ispani si erano presentati con tuniche di lino orlate di porpora e splendenti nel loro straordinario candore. Il numero complessivo dei fanti che furono in quell'occasione schierati, fu di quarantamila mentre diecimila erano i cavalieri. Comandavano le ali Asdrubale a sinistra e MaarbaIe a destra mentre il centro era tenuto dallo stesso Annibale con suo fratello Magone. Il sole, sia che quella posizione fosse stata cercata di proposito o fosse invece casuale, molto opportunamente, colpiva trasversalmente entrambi gli schieramenti, poich? i Romani erano rivolti a mezzogiorno e i Cartaginesi a settentrione. Il vento, chiamato Volturno dagli abitanti delluogo, sollevatosi contro i Romani, gett? un gran polverone contro i loro volti, impedendo la vista.

Trad. G. D. Mazzocato [Newton Compton]
  traduzione opera completa
      Re: traduzione opera completa
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 


  NEWSGROUP

%  DISCLAIMER  %

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by uapplication.com

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons