Data:
01/10/2002 22.42.05
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In primavera sono circondato dalle rose, d'autunno dalle frutta, d'estate dalle spighe. L'inverno ? la mia sola dannazione. Temo il freddo e ho paura ch'io, dio di legno come sono, serva per il fuoco dei pigri contadini.
Eccomi qui, secco pioppo, sbozzato da scure contadina, che difendo e custodisco, o viandante, stornandone le mani ladre, questo campicello davanti al quale vedi la villetta e l'orticello del povera Ero. In primavera m'offrono corone di fiori variopinti, nell'estate le bionde spighe, poi l'uva dolcissima coi suoi pampini verdi e poi, d'inverno, la glauca oliva maturata al freddo. La capretta gentile dai miei pascoli porta al mercato le mammelle piene di latte, dagli ovili miei l'agnello ? condotto in citt?, cos? il padrone ritorna a casa con le mani piene di danaro, e la tenera vitella, mentre la madre mugge, sparge il sangue davanti al tempio. Viandante, rispettami, tieni le mani a posto; ti andr? bene perch? gi? ? pronto il palo del supplizio. "Magari" dici? Ma ecco il contadino arrivare e strappata con robusto braccio la fava servirsene a modo di manganello con la mano destra.
Questo luogo palustre, giovanotti, questa capanna coperta di giunchi e fasc?ne di carici io, Priapo fatto di quercia secca da una scure contadina, li faccio prosperare, che diventino ogni anno pi? felici. Poich? mi rendono omaggio e mi venerano i padroni del povero tugurio, un padre con il figlio adolescente; l'uno bada con cura che le erbacce e i rovi non m'invadano il tempietto, l'altro mi porta doni in abbondanza con le tenere mani. A primavera mi s'offrono corone variopinte, anzitutto la spiga verdeggiante dalla tenera arista, gialle viole, lattiginosi papaveri, pallide zucchette, mele dal dolce profumo e l'uva rossa coltivata all'ombra dei pampini. Ed inoltre la mia arma (ma non lo dite!) spruzzano di sangue il capretto barbuto e la capretta. Per tutto questo ora mi sembra giusto. tutelare e proteggere la vigna e l'orto del padrone. Voi, ragazzi, non tentate qui dunque una rapina: qui vicino c'? un Priapo molto ricco e trascurato, andate l? a rubare, ecco il sentiero che l? vi conduce.
Trad. Cesare Vivaldi [Newton]
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