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Mittente:
Bukowski
Re: Traduzione   stampa
Data:
02/10/2002 17.30.43




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Non c'? di che. Adotto una via di compromesso. Fuori parentesi come piace tradurre a me. In parentesi come dovresti tradurre tu :).

1)Multum et nobismet ipsis et nostris profuturi[esse]vedebamur,si superstitionem funditus sustulissemus.
Mi sembrava [? un plurale maiestatis; devi comunque tradurlo al singolare, lettera o meno del testo] che avrei giovato molto a me stesso [nobismet; pl. maiestatis] e ai miei [pl. maiestatis] (concittadini) se avessi distrutto dalle fondamenta [funditus] la superstizione.

2)Solem e mundo tollere videntur ii qui amicitiam e vita tollunt, qua nihil a dis immortalibus melius habemus,nihil iucundius.
Coloro che privano la vita dell'amicizia ? come se privassero l'universo del sole [lett. sembrano togliere il sole dal mondo coloro che tolgono l'amicizia dalla vita]: l'amicizia ? il dono divino pi? bello e gradito [lett. rispetto alla quale (amicizia noi) non abbiamo dagli d?i immortali nulla di meglio, nulla di pi? piacevole].

3)Itaque ei mihi videntur fortunate beateque vixisse quibus cum auctoritate rerumque gestarum gloria tum etiam sapientiae laude perfrui licuit.
Pertanto ritengo [lett. mi sembrano] che siano vissuti in modo fortunato e felice coloro ai quali fu concesso [licuit; impersonale] di godere [perfrui - perfruor, regge l'abl] sia [cum?] dell'autorit? e della gloria delle imprese (compiute) [genitivo di pertinenza = propria, dovuta a?], sia [? tum] dell'onore della saggezza [genitivo di pertinenza = proprio, dovuto a?].

4)Cum iis me delecto qui res gestas aut orationes scripserunt suas,aut qui ita loquuntur ut videantur voluisse esse nobis,qui non sumus eruditissimi,familiares.
Mi diletto con coloro che hanno scritto le proprie opere storiche [res gestas] e le proprie orazioni, o che si esprimono [loquuntur] in modo tale che [ut] sembrano aver voluto essere in confidenza con noi [familiares nobis], che (pure) non siamo molto colti.

5)Tantum est flumen gravissimorum optimorumque verborum,tam integrae sententiae,tam verae,tam novae,ut mihi non solum incendere iudicem,sed ipse ardere videaris.
Di cos? grande portata [lett. tanto (grande)] ? il fiume delle (tue) parole, davvero solenni e adatte [optimorum]; tanto corretti [integrae] (sono i tuoi) i pensieri, cos? veri, cos? nuovi che mi dai l'impressione [videaris mihi] non solo di infiammare il giudice, ma di ardere tu stesso.

6)Omisso Romano bello,Porsena,ne frustra in ea loca exercitus adductus videretur,cum parte copiarum flium Arruntem Ariciam oppugnatum misit.
Abbandonata la guerra contro Roma, Porsenna, per non dare l'idea di [ne? videretur; per non sembrare di] aver portato [adductus] invano l'esercito in quella zona [lett. in quei luoghi], invi? il figlio Arrunte ad assediare [participio con valore finale; non raro dopo verbi di movimento] Aricia con parte delle truppe.

7)Orator malus,cum in epilogo misericordiam se movisse putaret,postquam adsedit,rogavit Catulum videreturne misericordiam movisse, "Ac magnam quidem-inquit-neminem enim puto esse tam durum,cui non oratio tua misericordia digna visa sit".
Un oratore inesperto [malus], credendo di aver suscitato - con la (sua) perorazione [in epilogo] - la compassione (degli ascoltatori), dopo essersi seduto chiese a Catulo se per caso [-ne] gli sembrasse d'aver mosso (effettivamente) la compassione (degli ascoltatori). (Catulo) rispose: "Certo, e grande! Infatti, credo che nessuno sia tanto insensibile [durum] da non giudicare la tua orazione degna di compassione! [lett. a cui la tua orazione non sembri?; battutaccia di Catulo :))]".

Trad. Bukowski
  Traduzione
      Re: Traduzione
 

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