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Mittente:
...:::Bukowski:::...
artigrafica   stampa
Data:
03/10/2002 18.08.19




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La prosa artigrafica.
Questo articolo, molto breve, in realt?, serve a spiegare sinotticamente, il concetto di
?prosa artigrafica?.
Per far ci?, ? necessario che io faccia una breve panoramica sul ?De Agricultura? di Catone.

Il ?De Agricultura? ? scritto intorno al 160 a.C. e tratta la coltivazione della vite, dell?olivo, degli alberi da frutto e dei pascoli nel Lazio e nella Campania.

La forma con cui ? scritto ?:
1) rozza.
2) Le notizie relative a costumanze e superstizioni sono antiche e
3) il tono ? arcaico.

Ma, non ostante ci?, il ?De Agricultura? era un?opera aggiornata, in cui l?autore metteva le sue conoscenze ed esperienze pratiche al servizio della nuova agricoltura capitalistica.

Ora, immaginiamo chi potevano essere i ?nuovi agricoltori capitalisti? del II sec. a.C. Essi erano persone molto umili, che avevano avuto la fortuna di arricchirsi enormemente a causa di connessioni storico-sociali, la conoscenza delle quali si rimanda ad altri ambiti di ricerca, come ad esempio, la ?Letteratura Latina? di Cristina Tarabella pubblicata sul sito Biblio-net.
Dunque, i nuovi capitalisti, destinatari, e a volte committenti, addirittura! dell?opera di Catone, erano in ultima analisi dei rozzi ignoranti. E quindi per raggiungere dei rozzi ignoranti, Catone non poteva certo scrivere una prosa in esametri o pentametri dattili, o nella forma del distico elegiaco, come avrebbe fatto in seguito Virgilio.
Doveva scrivere invece, con un linguaggio comprensibile al pubblico al quale era destinata l?opera.

Ed ora parliamo anche un momento dell?altra opera di Catone: Le ?Origines? ? scritte dal 168 al 149 ca. a.C. ? sul modello delle κtίseις ?fondazioni? (storie di fondazioni di citt?) ellenistiche e della storiografia senatoria.
Questa sua opera, in 7 libri, trattava di Enea, della fondazione di Roma (751 a.C.), e dei Re. Le tradizioni sulla fondazione delle citt? italiche. Le guerre puniche fino a Canne, etc.

Catone us? Fabio Pittore; leggende ellenistiche; inserendo in seguito propri discorsi.
La trattazione era discorsiva (capitulatim) e
prammatica e, a differenza della storiografia senatoria,
ometteva i nomi dei generali.

L?opera, la prima del suo genere in latino, promosse gli studi storici e
fond? lo stile della prosa la quale viene oggi detta ?artigrafica? (cio? scritta con una lingua puramente tecnica e descrittiva), poich? ? completamente diversa da ci? che abbiamo incontrato fino ad ora. Catone scrive per un pubblico che ha bisogno, per capire, di ?visionare? immediatamente ci? che legge o gli viene letto, perch? alcuni dei nuovi ricchi non sapeva nemmeno leggere!!

Catone al principio che affermava: ?rem tene, verba sequentur?, aggiungeva l?artificio retorico, tanto immediato nella comprensione per il lettore. Aggiungeva l?imitazione dal greco, e rendeva molto scialbo, ma pi? accessibile, il senso dell?effetto nella struttura delle frasi e nel lessico.
Catone raggiunse la grandezza, perch? dette un diverso impulso letterrario alla tradizione romana.

Ecco perch? si pu? parlare di uno ?stile?.

Per quanto riguarda ci? che alcuni dicono riguardo alla forma dell? opera scritta con uno stile di ?retorica quasi asiatica?, io direi piuttosto che essa ? pi? vicina alla forma di retorica dell?atticismo, di un Lisia, per esempio; e se vogliamo qualche delucidazione in merito alla diversit? fra ?asianesimo? e ?atticismo?, si pu? sempre consultare la sopra citata Lett. Latina di mia produzione.

Cristina Tarabella.
  artigrafica
 

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