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Bukowski
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24/10/2002 4.53.03




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Complimenti, hai vinto un orsacchiotto: sei riuscito a non rispettare tutte le regole del forum-netiquette (inclusa email falsa e presa per i fondelli). La prossima volta - detto con molta simpatia - cestiner? direttamente.


1- CATONE IL CENSORE.

Livio, Storia di Roma, XXXIX, 40 passim

In questo uomo tanto forti erano l'animo e l'indole che appariva chiaro come, qualunque fosse stato il suo rango sociale, si sarebbe costruito da solo la sua fortuna. Possedeva ogni abilit? utile a qualsiasi attivit? sia nella sfera pubblica che in quella privata ed era ugualmente esperto dei problemi della vita cittadina come di quelli della vita in campagna.
Alcuni sono stati portati alle pi? alte magistrature dalla loro conoscenza del diritto, altri dalla loro eloquenza, altri ancora dai meriti acquisiti in guerra: Catone ebbe invece un ingegno tanto versatile e tanto adattabile ad ogni situazione che, qualunque fosse il settore in cui era impegnato, si sarebbe detto che fosse nato proprio per esercitare quell'unica attivit?. In guerra era un uomo d'azione e si segnal? in battaglie molto importanti; quando ebbe raggiunto i gradi pi? alti si dimostr? validissimo condottiero; e lo stesso fu in periodo di pace: espertissimo giureconsulto e di grandissima eloquenza quando c'era da difendere qualcuno.
Non vi ? dubbio: fu di carattere intrattabile, oltre che di lingua aspra ed eccessiva, ma il suo animo non and? mai soggetto a cupidigie, fu di una rigorosa probit?, disprezz? sempre i favoritismi e le ricchezze. Nella sua sobriet?, nella sua capacit? di sopportare fatiche e pericoli, dimostr? di avere corpo e carattere duri come il ferro: nemmeno la vecchiaia, che dissolve ogni cosa, riusc? a spezzarlo.

Trad. G. D. Mazzocato, Newton


2 - DE CIMBRUM ET TEUTONORUM CLADE

Velleio Patercolo, Storia romana, II, 12 passim

Un'orda spaventosa di popolazioni germaniche chiamate Cimbri e Teutoni si rivers? in Italia e sbaragli? e mise in fuga i consoli Cepione e Manlio, e prima Carbone e Silano privandoli dell'esercito e successivamente trucid? l'ex console Scauro Aurelio e altri comandanti di grande prestigio, il popolo romano credette che nessun altro generale fosse pi? di Mario capace di respingere nemici tanto pericolosi. Allora si moltiplicarono i suoi consolati. Il terzo fu impiegato nei preparativi di guerra. Nel corso del quarto venne a battaglia con i Teutoni al di l? delle Alpi nei pressi delle Acque Sestie e la gente (dei Teutoni) fu sterminata. Durante il quinto Mario in persona e il proconsole Q. Lutazio Catulo combatterono con grandissimo successo al di qua delle Alpi nella pianura chiamata Campi Raudii: pi? di centomila nemici furono uccisi o catturati.

Trad. R. Nuti


3 - LA MORTE DI CABRIA.

http://www.progettovidio.it/dettagli....


4 - SVANTAGGI DELLE CITTA? DI MARE

Cicerone, Lo Stato, II, 7-8 passim

S'aggiunga che nelle citt? marittime son facili la corruzione e il mutamento di costumi. In esse si
mescolano lingue e idee d'ogni paese e s'importano non soltanto le merci ma anche i costumi di chi le
manda, tanto che nulla pu?, nel costume nazionale, tener fermo. Inoltre, gli stessi cittadini di quelle citt? non
restano a casa ma da mutevoli speranze e da meditate imprese son tratti sempre lontano dalla patria o, anche
se vi rimangono col corpo, son sempre esuli e raminghi in spirito. N? ci fu mai causa che alla decadenza e
alla rovina di Cartaginese e di Corinto conducesse pi? di questo vagabondaggio e questa dispersione di
cittadini che, per smania di commercio e di navigazione, avevano del tutto abbandonato il culto dei campi e
delle armi. Il mare inoltre fornisce troppi pericolosi incentivi al lusso con le cose prese in terre lontane e
importate, e la stessa amenit? delle spiagge induce ad una vita sontuosa e molle.

Fonte: www.bibliomania.it
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