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Mittente:
Bukowski
Re: versione Seneca   stampa
Data:
15/11/2002 21.38.28




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Seneca, Consolazione a Marcia, XIII passim

Se qualcuno dicesse a chi va [petenti] a Siracusa: "V?luta in anticipo tutti gli incomodi ed i piaceri del tuo futuro viaggio, e solo dopo mettiti in mare. Vedrai la fonte Aretusa, celebratissima dai poeti [suppongo "carminibus"], la quale (fonte) versa [profundentem] acque freschissime verso il fondo di un piccolo lago [stagni] adamantino [nitidissimi ac perlucidi], sia che (essa) [la fonte] le [le acque] abbia raccolte [lett. trovate] l? appena nate [nascentis = -es], sia che (invece) abbia restituito il fiume, infiltrato(si) [inlapsum] sottoterra, e (pur rimasto) tale e quale [integrum] sotto tanti mari e incontaminato dalla mescolanza con l'acqua [undae] salata [lett. peggiore, rispetto a quella "dolce", s'intende; dunque, si sta parlando dell'acqua salata].
Vedrai il porto pi? sicuro fra tutti quelli che la natura ha posto a difesa [in tutelam] delle navi o che la mano dell'uomo (per lo steso scopo) ha migliorato, riparato finanche dagli assalti delle tempeste pi? furibonde [lett. cos? sicuro che non c'? posto (ovvero, il porto non lascia entrare) neanche per il furore delle pi? grandi tempeste].
Vedrai, inoltre, dove la potenza di Atene ? stata infranta, dove quel carcere naturale [nativus] - costituito di rocce scavate verso la profondit? sconfinata (della terra) - aveva rinchiuso tante migliaia di prigionieri; e quindi (vedrai) quella grande citt? ed il suo territorio, pi? vasto di quanto siano i confini di molte (altre) citt?; (vedrai) inverni molto miti, che non hanno un solo giorno senza sole.
Dopo che avrai conosciuto tutto ci?, un'estate pesante ed insalubre corromper? i benefici del clima invernale; l? ci sar? il tiranno Dionigi - rovina della libert?, della giustizia, delle leggi [libertatis iustitiae legum; asindeto] - bramoso di tirannide anche dopo Platone, della vita anche dopo (essere stato cacciato in) esilio: gli uni brucer?, altri fruster?, ad altri comander? che sia tagliata la testa per (aver commessa) una lieve offesa, far? venire per (soddisfare le sue) voglie maschi e femmine. Hai ascoltato ci? che ? in grado di spingerti [al viaggio d'inizio versione], ci? che pu? distoglierti: quindi, o prendi il mare o resta".
Dopo questo avvertimento, se qualcuno si fosse riproposto [lett. avesse detto di voler?] di entrare a Siracusa, con chi altri, se non proprio con s? stesso, dovrebbe giustamente prendersela [habere querellam], dato che in quella situazione non c'? capitato per caso, ma ci ? venuto con piena esperienza e consapevolezza (dei fatti)?

Trad. Bukowski
  versione Seneca
      Re: versione Seneca
 

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