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Mittente:
bukowski
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Re: cicerone, de orationes (grazie)
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Data:
05/02/2003 16.00.01
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Pi? correttezza nella digitazione (anche nel titolo del topic), pls.
Cicerone, Orator, V-VI
In totale [omnino], s'annoverano tre tipologie di stile oratorio, in ciascuno dei quali taluni (oratori) eccelsero, mentre invece davvero in pochi [perpauci] (riuscirono ad eccellere) in tutti (e tre), secondo quello che sarebbe il mio auspicio [id quod volumus; pl. maest?]. E, infatti, (alcuni oratori) furono "magniloquenti" [1] - per cos? dire - ricorrendo ad un'argomentazione profonda ed articolata [cum ampla et sententiarum gravitate] ed ad un linguaggio elevato [(cum) sententiarum gravitate], (riuscendo cos?) pieni di vigore [vehementes], di "trovate" [varii], facondi [copiosi] e solenni [graves], (ovvero) muniti (di tutti i mezzi) [instructi et parati] (adatti) a eccitare e convincere l'uditorio [lett. gli animi]. Il loro opposto ? costituito da (oratori) dallo stile tenue [2], acuti, che (durante la loro esposizione) non tralasciavano alcun particolare [docentes omnia], rendendo tutti (gli argomenti certamente) pi? accessibili [dilucidiora] (alla comprensione), sacrificandone (tuttavia) l'elevatezza [non ampliora], ricorrendo ad un linguaggio sottile, compassato [pressa] e circostanziato [limitata]. Tra queste due (tipologie di oratore) ve n'? infine un altro, una sorta di via di mezzo [medius et quasi temperatus], che non ricorre [utens nec?] n? alla sottigliezza degli ultimi (sopra descritti) [2] n? alla esuberanza dei primi [1]: (egli) "oscilla" tra entrambi [vicinus amborum], non eccelle in nessuno delle due (qualit? estreme) [sottigliezza ed esuberanza, appunto], ma partecipa e dell'una e dell'altra o piuttosto - a onor del vero [si verum (suppongo) "quaerimus"] - privo e dell'una e dell'altra: costui, nel parlare, scorre - come si dice - "monocorde" [uno tenore], non apportando [suppongo "adferens"] alcunch?, ad eccezione di tenore oratorio [facultatem] (sempre) uniforme [leghiamo l'endiadi]: egli (infatti) varia [distinguit] la propria esposizione (ricorrendo soltanto) a minimi ornamenti di linguaggio ed argomentazione.
Trad. Bukowski
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• cicerone, de orationes (grazie) Re: cicerone, de orationes (grazie)
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