Data:
04/09/2003 4.20.40
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Eutropio, Epitome, VI, 21-23 passim
Pompeo, sconfitto da Cesare a Farsalo, fugg? ad Alessandria, per ricevere aiuti dal re d?Egitto, Tolomeo, al quale era stato dato, dal senato, come tutore per la giovane et? di quello [ovvero, di Tolomeo appunto]. Ma questi [Tolomeo] fece uccidere [ordin? che?; costr. passiva, mancando il referente dell?ordine] Pompeo, e fece mandare a Cesare la sua [di Pompeo] testa (mozzata) e (il suo) anello. Avendo visto ci?, si dice che Cesare scoppiasse in lacrime, scorgendo la testa (mozzata) di un cos? grande uomo. Poi, Cesare giunse ad Alessandria. Anche a lui Tolomeo tese insidie, motivo per il quale al re fu mossa guerra. Costui [Tolomeo], sconfitto, per? nel Nilo e di lui fu trovato il cadavere con (indosso) una corazza d?oro. Affidato il regno d?Egitto a Cleopatra, sorella di Tolomeo, e tornato [lett. giunto] a Roma, (Cesare) si nomin? console per la terza volta con Marco Emilio Lepido, che l?anno precedente era stato suo vice nella dittatura [il ?magister equitum? ? appunto il vice-dittatore], e quindi navig? alla volta dell?Africa, dove la guerra era stata rinnovata da molti nobili romani e da Giuba, re di Mauritania. Cesare attacc? battaglia contro costoro e, dopo molti scontri, usc? vincitore.
Trad. Bukowski
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