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bukowski
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Re: valerio massimo x domani
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Data:
04/09/2003 23.09.30
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Valerio Massimo, Detti e fatti memorabili, I, 6.5
1.6.3 Item, cum bello acri et diutino Veientes a Romanis intra moenia conpulsi capi non possent, eaque mora non minus obsidentibus quam obsessis intolerabilis uideretur, exoptatae uictoriae iter miro prodigio di inmortales patefecerunt: subito enim Albanus lacus neque caelestibus auctus imbribus neque inundatione ullius amnis adiutus solitum stagni modum excessit. cuius rei explorandae gratia legati ad Delphicum oraculum missi rettulerunt praecipi sortibus ut aquam eius lacus emissam per agros diffunderent: sic enim Veios <uenturos> in potestatem populi Romani. quod prius quam legati renuntiarent, aruspex Veientium a milite nostro, quia domestici interpretes deerant, raptus et in castra perlatus futurum dixerat. ergo senatus duplici praedictione monitus eodem paene tempore et religioni paruit et hostium urbe potitus est. 1.6.4 Nec parum prosperi successus quod sequitur. L. Sulla consul sociali bello, cum in agro Nolano ante praetorium immolaret, subito ab ima parte arae prolapsam anguem prospexit. qua uisa Postumi aruspicis hortatu continuo exercitum in expeditionem eduxit ac ~ fortissima Samnitium castra cepit. quae uictoria futurae eius amplissimae potentiae gradus et fundamentum extitit. 1.6.5 Praecipuae admirationis etiam illa prodigia, quae C. Volumnio Ser. Sulpicio consulibus in urbe nostra inter initia motusque bellorum acciderunt: bos namque mugitu suo in sermonem humanum conuerso nouitate monstri audientium animos exterruit. carnis quoque in modum nimbi dissipatae partes ceciderunt, quarum maiorem numerum praepetes diripuerunt aues, reliquum humi per aliquot dies neque odore taetro neque deformi aspectu mutatum iacuit. Eiusdem generis monstra alio tumultu credita sunt: puerum infantem semenstrem in foro boario triumphum <clamasse>, alium cum elephantino capite natum, in Piceno lapidibus pluisse, in Gallia lupum uigili e uagina gladium abstulisse, in Sardinia scuta duo sanguinem sudasse, Antii metentibus cruentas spicas in corbem decidisse, Caerites aquas sanguine mixtas fluxisse.
[3] Parimenti, poich? gli abitanti di Veio malgrado una lunga e sanguinosa guerra non potevano essere debellati, chiusi com'erano entro le mura, dai Romani e tale indugio riusciva intollerabile non meno agli assedianti che agli assediati, furono gli d?i immortali a schiudere la via dell'agognata vittoria con un meraviglioso prodigio: difatti il lago Albano, senza essere stato gonfiato da acque piovane o fluviali, super? improvvisamente il suo normale livello. Gli inviati a Delfi per aver chiarimenti riferirono che gli oracoli invitavano a far deviare nelle campagne circostanti le acque del lago: perch? cosi Veio sarebbe caduta in potere del popolo romano. Ma, ancor prima che dall'oracolo di Apollo ritornassero i responsi, un aruspice di Veio, rapito dai soldati romani - a Roma, infatti, non c'erano interpreti - e condotto nell'accampamento, aveva predetto ci? che sarebbe accaduto. Cosi il senato, ammonito contemporaneamente da due parti, soddisfece il volere divino e s'impadron? di quella citt? nemica. [4] N? meno favorevole esito si ebbe nell'episodio che segue: Lucio Silla, console al tempo della guerra sociale, stava sacrificando davanti alla sua tenda di comandante nel territorio di NoIa, quand'ecco vide strisciare dalla base dell'altare un serpente. A tale vista, per esortazione dell'aruspice Postumio, senza por tempo in mezzo mosse il suo esercito ed espugn? il munitissimo campo dei Sanniti. Questa vittoria fu il fondamento, donde prese l'abbrivio la sua futura grandissima potenza. [5] Particolarmente meravigliosi furono i prodigi avvenuti in Roma sotto il consolato di Caio Volumnio e di Servio Sulpicio alle prime avvisaglie di alcune guerre: un bue, messosi a parlare come un uomo, terrorizz? con la sua stranezza quelli che lo udivano. Piovvero sparsi qua e l? pezzi di carne, su cui piombarono rapacemente degli uccelli, e quanto fu da essi lasciato, rimase a terra alcuni giorni senza maleodorare o marcire. Durante un altro tumulto si diede credito a prodigi simili ai precedenti: un neonato di sei mesi grid? ?Evviva! Trionfo!? nel foro Boario; un altro nacque con la testa di elefante, nel Piceno piovvero pietre dal cielo, in Gallia un lupo tolse dalla guaina la spada a una sentinella, in Sardegna due scudi sudarono sangue, in Anzio certi mietitori videro cadere nella loro cesta spighe insanguinate, a Cere l'acqua fu vista scorrere mescolata a sangue.
Trad. Faranda
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• valerio massimo x domani Re: valerio massimo x domani
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