Data:
09/10/2003 18.18.37
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
Vegezio, Arte militare, I, 1, con modifiche
In ogni tipo di battaglia, la vittoria generalmente dipende da una ferrea disciplina ed organizzazione militare, non gi? da una compagine numerosa di soldati o da una mera attitudine al valore, non ben educata. In realt?, i fatti provano che Roma ha conquistato il mondo puntando su tre soli elementi: le armi, la disciplina militare e l'impiego dell'esercito. Altrimenti, che risultati avrebbe ottenuto la ristretta compagine romana contro la marmaglia dei Galli, quando essi, giungendo dalle regioni transalpine, invasero il Lazio e irruppero addirittura in Roma ? Che confronto ci sarebbe potuto essere tra la nostra ordinaria complessione fisica e quella spropositata dei Germani? Ci? nondimeno, abbiamo sopperito a tutti questi svantaggi con altri mezzi: modalit? di reclutamento altamente selezionate, formazione di una mentalit? militarista, per cos? dire, addestramento quotidiano, assidue pratiche di simulazione bellica, punizioni severe per i renitenti. In effetti, una lucida competenza guerresca rinforza lo stesso ardimento: la consapevolezza di un perfetto addestramento ? un ottimo deterrente alla codardia. Ecco perch? un esercito esiguo, ma addestrato alla guerra, ha la vittoria pi? a portata di mano, mentre un esercito farraginoso e mal addestrato, per quanto numeroso, ? sempre esposto ad una rovinosa sconfitta. Eserciti inferiori per numero e forze, ma guidati ? nell?assalto e negli agguati ? da comandanti scaltri, spesso hanno riportato vittoria. Infatti, conta pi? il valore che la mera moltitudine.
Trad. Bukowski [di prossima pubblicazione online]
|