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Mittente:
bukowski
Re: Traduzione De aeternitate mundi   stampa
Data:
13/01/2004 20.49.42




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Capitolo III.
Questione degli universali: s?essi si trovano, o meno, nelle cose particolari.

[...]

Soluzione. L?universale, in quanto universale, non ? sostanza, come vorrebbe Aristotele, nel VII libro della Metafisica. S?evince dal fatto ch?esso, in quanto tale, differisce da qualsivoglia ente singolare. Se, dunque, in quanto tale, ovvero in quanto universale, esso fosse sostanza, allora, all?interno della sostanza, esso differirebbe da qualsivoglia elemento singolare, ed entrambi ? tanto l?universale quanto il singolare ? sarebbero sostanza in atto.
Ma l?atto presuppone separazione, per la qual cosa le sostanze universali sarebbero, appunto, distinte e separate da quelle particolari. Questo ? il motivo per il quale, nelle opere di Aristotele, le due condizioni [messe per? in discussione, per?, da Sigieri] ? che gli universali siano sostanze e che, altres?, siano separate dalle particolari ? vanno a coincidere.
In effetti, se l?universale ? in quanto universale ? non ? sostanza, s?evince allora che bisogna distinguere, all?interno dell?universale stesso, due realt?/aspetti, vale a dire la cosa che vien detta universale ? ad esempio l?uomo, la pietra ? e che non risiede nell?anima, e l?intenzionalit? [come gi? ti dissi, caro Paolo, intesa come riferimento concettuale] dell?universalit?, che invece risiede nell?anima; solo in questo senso, l?universale, in quanto tale, risiede nell?anima.
Del resto, ? evidente che l? ?universale?, inteso quale ?categoria? ovvero astrazione concettuale rispetto agli enti singolari cui fa riferimento, non esiste in natura. In tal senso, non ha fondamento affermare ch?esso ha un essere separato dalle cose particolari, n? che noi avremmo bisogno di un ?intelletto agente? [o ?attivo?]

http://www.sapere.it/gr/ArticleViewSe...

Difatti, l?intelletto agente non fornisce alle cose ?astrazioni concrete? [ovvero, entit? esistenti, dotate di materia] e distinte dalla materia individuale, ma solo l?intelletto secondario, che, sulle stesse, agisce astraendo. Insomma, l?uomo o la pietra o altre enti simili sono universali nel senso di astrazioni dalla materia individuale, presenti nell?anima, non nel senso di entit? concrete esistenti in natura, com?? del resto chiaro.

Trad. Bukowski

salutoni ;)
  Traduzione De aeternitate mundi
      Re: Traduzione De aeternitate mundi
 

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