Data:
22/01/2004 21.15.42
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Ho tuttavia appurato che vi sono taluni che obiettano a quest?affermazione, fondando la loro obiezione sul fatto che l?attivit? intellettuale precederebbe, per sua natura, l?oggetto che la causa. Invero, l?universale ? in quanto universale ? fa da ?innesco? all?intelletto tanto quanto l?oggetto ch?? causa dell?atto intellettuale stesso. Per tal motivo, a costoro [quelli dell?obiezione] ? parso che l?universale non ? tale per il fatto d?essere appreso dall?intelletto, ma che anzi esso abbia realt?, per natura, prima d?essere appreso, facendo da innesco all?intelletto che lo apprende.
La soluzione di tale questione ? la seguente. Le realt? che causano l?atto intellettivo ed intellegibile, ovvero ?attualizzano? l?intellezione, sono le idee e l?intelletto attivo, che, per natura, precedono il relativo atto. In che modo codeste due realt? [idee e intelletto attivo] concorrano a causare l?atto intellettivo ? stato spiegato nel succitato terzo libro del De anima. A ci?, ? da aggiungere che l?universale non ? tale prima d?esser stato appreso dall?intelletto, bench? sussista, in potenza, come causa agente ed efficiente dell?intellezione stessa. La realt? dell?universale non deriva, insomma, dalla natura che causa l?intellezione, ma, come detto, essa deriva dall?essere appreso in atto (dall?intelletto). E allora, gli universali, in quanto tali, sono solo nell?anima dal momento che, appunto in quanto tali, non sono generati dalla natura n? per s? n? per accidente. E?, di contro, la natura che viene appresa dall?intelletto in forma d?universale, e che quindi ?universale? ? detta, a trovarsi negli enti particolari e ad essere generata per accidente.
L?affermazione secondo la quale gli universali sono enti universali si pu? intendere ? e siamo al primo punto ? in due modi: nel senso ch?essi siano realt? esistenti, o nel senso ch?essi siano concetti. Gli universali non sono realt? nel primo senso ? ovvero nel senso d?essere realt? esistenti in natura; lo sono, invece, nel secondo ? ovvero nel senso di essere frutto di astrazione intellettuale. Secondo quest?ultimo senso, gli universali ? in quanto concetti, ovvero genere e specie degli enti particolari ? non si predicano, ad esser corretti, degli enti particolari stessi; degli enti particolari si predica piuttosto la natura che, appunto in quanto appresa dall?intelletto, assurge ad universale.
Inoltre ? e siamo al secondo punto ? la corretta predicazione di un ente ? legata ad una realt? che non ? esistente all?interno dell?ente stesso predicato: una cosa concepita dall?intelletto acquisisce tale predicabilit? dall?essere appunto concepita dall?intelletto, intelletto non insito nella cosa stessa, bens? nell?anima. Cos?, si dice ?universale? una realt? astratta, frutto di un?operazione concettuale, che non ? insita nella cosa appresa, bens? presente nell?anima. Trad. Bukowski
Salutoni ;)
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