LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - forum

pls - prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE

FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)

--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---



Leggi il messaggio

Mittente:
bukowski
Re: concetto di popolo   stampa
Data:
23/01/2004 22.34.23




Rispondi a questo messaggio  rispondi al msg

Scrivi un nuovo messaggio  nuovo msg

Cerca nel forum  cerca nel forum

Torna all'indice del forum  torna all'indice
In effetti, il ?concetto di popolo? (anche se l?espressione mi fa un po? rabbrividire, essendo spesso fraintesa con ?razza?) ? radicato in qualsivoglia autore latino; non potrebbe essere diversamente, visto l?orgoglio che permea tutta l? ?ideologia? romana (anche in quegli autori ? e penso soprattutto a Lucrezio ed ai neoteroi ed agli elegiaci ? che, sotto questo punto di vista, sembrano essere particolarmente polemici, laddove per popolo, beninteso, s?intenda la compagine statale e politica).

Ovviamente, chi altri se non Cicerone poteva mettere sul tavolo una perfetta definizione filosofica e politica (di filosofia politica) di popolo? I passi generalmente citati appartengono, non a caso, alla Repubblica

Cicerone, Repubblica, I, 25 passim

(39) Est igitur, inquit Africanus, res publica res populi, populus autem non omnis hominum coetus quoquo modo congregatus, sed coetus multitudinis iuris consensu et utilitatis communione sociatus. eius autem prima causa coeundi est non tam inbecillitas quam naturalis quaedam hominum quasi congregatio; non est enim singulare nec solivagum genus hoc, sed ita generatum ut ne in omnium quidem rerum affluen<tia>
(*****)

"? dunque" disse l'Africano "la repubblica la cosa del popolo. Non ? popolo una qualsiasi riunione d'uomini comunque messa insieme, ma quella riunione d'uomini che diventa societ? per il riconoscimento di un diritto comune e di un comune pratico scopo. E la causa prima di questa riunione ? non tanto la debolezza dei singoli quanto una naturale inclinazione degli uomini a vivere insieme. Il genere umano non ? fatto di solitari e di solivagi [= selvaggi] ma di esseri generati in modo che anche se avessero la pi? grande abbondanza di beni.

Cicerone, Repubblica, I, 26 passim

Omnis ergo populus, qui est talis coetus multitudinis qualem eui, omnis civitas, quae est constitutio populi, omnis res publica, quae ut dixi populi res est, consilio quodam regenda est, ut diuturna sit. id autem consilium primum semper ad eam causam referendum est quae causa genuit civitatem. (42) deinde aut uni tribuendum est, aut delectis quibusdam, aut suscipiendum est multitudini atque omnibus.

Ogni popolo dunque, cio? quella particolare riunione di gente ch'io vi ho gi? definita: ogni Stato, cio? il particolare assetto politico d'un popolo: ogni Repubblica, che com'ho detto, ? del popolo il bene comune, ha bisogno, se vuol durare, d'un governo intelligente. E questa intelligenza di governo va riferita, innanzi tutto, alla causa cui lo Stato deve la sua origine. Il governo dev'essere quindi affidato o ad uno solo o ad una scelta di cittadini o a tutta la moltitudine.



Personalmente, non trovo azzeccata la dritta della tua prof.: Lucrezio piange Ifigenia non come ?civis? (? sing.), ma come essere umano (meglio ancora: come uomo dotato di ragione), la cui sensibilit? non pu? accettare la machiavellica logica di potere e superstizione che spesso passa per politica, o peggio ancora, per civilt?.

Ti suggerirei di sostituire il riferimento con un passaggio, anch?esso rinomatissimo, di Virgilio, nel quale il poeta traccia le linee politiche del popolo di Roma, ovvero quelle che dovrebbe seguire ogni vero popolo per essere degno di questo
nome:

Virgilio, Eneide, VI, 851-3

tu regere imperio populos, Romane, memento
(hae tibi erunt artes), pacisque imponere morem,
parcere subiectis et debellare superbos.

ma tu, Romano, ricorda di governare i popoli
con ferme leggi (queste saranno le tue arti),
imporre la tua pace al mondo, perdonare
agli sconfitti, ai deboli e domare i superbi!

Ma, ripeto, ? una opinione personale.

Fonti tradd.: www.bibliomania.it
  concetto di popolo
      Re: concetto di popolo
         Re: concetto di popolo
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 


  NEWSGROUP

%  DISCLAIMER  %

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by uapplication.com

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons