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Mittente:
bukowski
Re: Socrate esprime il suo giudizio sulla morte   stampa
Data:
31/01/2004 15.01.44




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Cicerone, Tuscolane, I, 97-98 passim

Quis hanc maximi animi aequitatem in ipsa morte laudaret, si mortem malum iudicaret? vadit enim in eundem carcerem atque in eundem paucis post annis scyphum Socrates, eodem scelere iudicum quo tyrannorum Theramenes. quae est igitur eius oratio, qua facit eum Plato usum apud iudices iam morte multatum? XLI. 'Magna me' inquit 'spes tenet, iudices, bene mihi evenire, quod mittar ad mortem. necesse est enim sit alterum de duobus, ut aut sensus omnino omnes mors auferat aut in alium quendam locum ex his locis migretur. quam ob rem, sive sensus extinguitur morsque ei somno similis est, qui non numquam etiam sine vicis somniorum placatissimam quietem adfert, di boni, quid lucri est emori! aut quam multi dies reperiri possunt, qui tali nocti anteponantur! cui si similis est perpetuitas omnis consequentis temporis, quis me beatior?
98 sin vera sunt quae dicuntur, migrationem esse mortem in eas oras, quas qui e vita excesserunt incolunt, id multo iam beatius est.

Chi potrebbe elogiare la serenit? che dimostrano di fronte alla morte le anime grandi, se si considerasse la morte un male? Pochi anni dopo, ecco Socrate che entra nello stesso carcere e beve alla stessa coppa, condannato da giudici altrettanto iniqui dei tiranni che avevano condannato Teramene. Queste le parole che Platone gli fa pronunciare davanti ai giudici dopo la condanna a morte.
?lo ho la ferma speranza, o giudici, che sia per me un bene l'essere mandato a morte. Perch? le cose, logica- mente, sono due: o la morte priva completamente di ogni forma di coscienza, o con essa si passa da quaggi? in qualche altro luogo. Perci?, se la morte toglie la coscienza, ed assomiglia a quel sonno che qualche volta non ? neppure disturbato dalle visioni dei sogni e ci porta la quiete pi? assoluta, allora, o d?i benigni, la morte ? veramente un bene grande. Quanti giorni si possono trovare, che siano preferibili ad una notte come quella? E se ad essa sar? simile per l'eternit? il tempo a venire, chi potr? essere pi? felice di me?
Se, invece, ? vero quello che si dice ? che la morte ? migrazione agli spazi che abitano i trapassati ? allora la felicit? ? anche molto pi? grande.

Trad. A. Di Virginio
  Socrate esprime il suo giudizio sulla morte
      Re: Socrate esprime il suo giudizio sulla morte
         Re: Socrate esprime il suo giudizio sulla morte
 

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