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bukowski
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Re: quintiliano
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Data:
16/02/2004 17.42.30
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Quintiliano, Istituzione oratoria, I, 2 passim
1. Ma ormai a poco a poco il nostro ragazzo cominci a crescere, a uscire dal grembo materno e a imparare per davvero. E a questo punto si impone prepotente una questione: se sia pi? utile far rimanere lo studente a casa tra le pareti domestiche o fargli frequentare la scuola affidandolo a maestri per cos? dire "pubblici". 2. Noto che questa seconda opzione ? risultata gradita sia a coloro che hanno fondato le istituzioni delle citt? pi? famose, sia agli autori pi? importanti. Va detto tuttavia che vi sono alcuni che dissentono per una sorta di convincimento personale da questo uso quasi generalizzato. E fondamentalmente sono due i ragionamenti che sembrano seguire: il primo ? che si tutelerebbe meglio la morale rifuggendo dalla folla degli uomini in quell'et? che sarebbe pi? facile preda dei vizi e da cui (magari si trattasse soltanto di un falso modo di dire!) spesso sono sorti motivi di episodi vergognosi; il secondo ? che chiunque far? poi da insegnante sembrer? spendere meglio il suo tempo impiegandolo per un solo alunno e non dovendolo ripartire tra tanti. 3. Il primo motivo ? particolarmente serio: se infatti fosse evidente che la scuola giova agli studi ma nuoce sotto il profilo morale, mi sembrerebbe prioritario l'interesse all'onest? rispetto a quello per l'oratoria. Ma la realt? ? che queste due cose a me paiono legate e inscindibili: infatti penso che non possa esistere l'oratore che non sia l'uomo onesto, e anche se fosse possibile, non lo vorrei. Diamo spazio dunque per prima cosa a questo problema.
Quintiliano, Istituzione oratoria, X, 3 passim
2. Bisogna dunque scrivere nel modo pi? accurato possibile, e bisogna anche scrivere moltissimo. Come infatti la terra, se viene scavata in profondit?, diventa pi? fertile per generare e per nutrire i semi, cos? un miglioramento non superficiale diffonde con maggiore ricchezza i frutti dello studio e li conserva con maggiore costanza. Se noi non ci rendiamo conto di ci?, infatti, quella stessa capacit? di parlare a braccio produrr? soltanto una vana loquacit?, parole che nascono e rimangono sulle labbra. 3. ? nella scrittura che si trovano le radici, ? qui che ci sono le fondamenta, ? qui che vengono conservate le ricchezze come - potremmo dire - in una cassaforte inviolabile: ed ? da qui che questo tesoro deve essere portato alla luce per le improvvise necessit?, quando le circostanze lo richiederanno. Cerchiamo prima di tutto di garantirci le forze in grado di resistere alla fatica delle liti processuali e di non esaurirsi con l'uso. 4. La natura stessa non ha voluto infatti che nessuna cosa grande fosse creata all'improvviso e ha predisposto qualche difficolt? davanti a tutti i lavori pi? belli: la natura ha stabilito questa legge anche a proposito della nascita, facendo in modo che gli animali pi? grandi fossero portati pi? a lungo nel grembo della madre.
Tradd. S. Beta
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• quintiliano
Re: quintiliano
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