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Mittente:
bukowski
Re: Traduzione Commentaria Physicorum   stampa
Data:
16/03/2004 15.00.18




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A questo libro, allora, il Filosofo [Aristotele] premette un proemio, nel quale illustra il procedimento che caratterizza la scienza naturale, strutturandolo in due punti ed evidenziando che, in relazione al primo, ? opportuno partire dalla considerazione dei princ?pi e che poi tra questi, e siamo al secondo punto, ? opportuno partire da princ?pi universali, siano essi innati o d?altro genere.
In relazione al primo punto, dunque, il ragionamento seguito ? questo: in tutte le scienze s?annoverano princ?pi, cause ed elementi, e la conoscenza intellettuale procede, appunto, per individuazione di princ?pi, cause ed elementi; ma la scienza naturale annovera appunto princ?pi, elementi e cause; dunque, in relazione ad essa, ? opportuno partire dalla determinazione dei princ?pi.
Ora, se la definizione, da un lato, si riferisce alla comprensione dell?essenza dell?oggetto, la dimostrazione [ovvero il sillogismo], dall?altro, comporta un incremento di conoscenza sull?oggetto stesso: entrambe derivano da cause, e differiscono tra loro solo per posizione, come affermato nel I libro degli Analitici Posteriori.
In effetti, principio, causa ed elemento non stanno a designare la stessa cosa: la causa, infatti, designa un sovrappi? rispetto all?elemento; se con quest?ultimo, infatti, come enunciato nel V libro della Metafisica, s?intende il componente primo di un tutto composto ? come le lettere, e non le sillabe, sono elementi della parola ? con causa, invece, s?intende ci? da cui gli enti dipendono in relazione al loro essere e divenire. In questo senso, ? causa e non elemento tutto ci? che ?trascende? l?oggetto, o che in esso ? compreso ma non come componente primo del composto.
Per ?principio?, invece, s?intende il punto di partenza ed il fondamento di un qualsiasi processo, e non necessariamente principio e causa vanno a coincidere, giacch?, ad esempio, punto di partenza del moto ? principio del moto, ma non causa del moto stesso, cos? come il punto ? principio della linea, ma non causa della linea stessa.
Cos?, dunque, per mezzo dei principi, ? possibile individuare le cause d?un movimento e di un?azione, in relazione all?ordine di qualsivoglia processo; per mezzo delle cause, invece, ? possibile individuare le cause propriamente formali e finali, da cui gli enti dipendono in quanto al loro essere e divenire; per mezzo degli elementi, infine, ? possibile individuare, in senso proprio, le cause prime materiali.
Aristotele fa uso, tuttavia, di queste distinzioni per evidenziare che ogni scienza s?avvale, per le sue dimostrazioni, non di tutte le cause, ma, di volta in volta, di cause specifiche: la matematica della formale, la metafisica della formale e finale, nonch? dell?agente; la naturale di tutte [ovvero, anche della materiale]. Ricava dall?opinione comune la premessa dell?argomentazione razionale, come ad esempio nel libro degli Analitici posteriori, giacch?, generalmente, s?ha impressione di conoscere qualcosa allorquando se ne conoscono tutte le cause, dalle prime alle ultime. Lo stesso procedimento vale anche per elementi e principi, come asserisce il Commentatore [Averro?], laddove la materia costituisce il limite ultimo della conoscenza. Essa, infatti, ? in virt? della forma; la forma, a sua volta, ? in virt? del fine e ?attivata? dall?agente. Per fare un esempio: la sega ha la dentellatura perch? il suo scopo ? quello di segare, e altres? la dentellatura dev?essere di ferro per essere adatta al suo scopo.

Trad. Bukowski

Carissimo Paolo, mi scuso davvero tanto per il ritardo e ti premetto che, da oggi in poi, le mie risposte, in linea generale, non saranno pi? (purtroppo) tanto tempestive. Purtroppo pressanti impegni di ordine lavorativo mi costringono a diradare molto la mia attenzione nei riguardi del forum, come hai potuto notare. Salutoni.
  Traduzione Commentaria Physicorum
      Re: Traduzione Commentaria Physicorum
 

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