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Mittente:
bukowski
Re: Traduzione PROBLEMA PHYSICUM   stampa
Data:
23/03/2004 15.25.10




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Problema di fisica a riguardo d?un ?visore notturno?.

I La visione diretta e nitida degli oggetti ci ? interdetta per tre motivi naturali: (1) una distanza che oltrepassi l?orizzonte visivo; (2) dimensioni impercettibili, tal che oggetti anche molto vicini al nostro occhio risultino invisibili ? questi primi due casi sono dovuti alla ristrettezza dell?angolo di visuale; (3) la mancanza di luce, a causa della quale ci ? preclusa la vista netta e distinta di oggetti anche molto vicini e di dimensioni abbastanza grandi.

II Per individuare oggetti posti a distanza proibitiva, e per tal motivo invisibili ad occhio nudo, l?ingegno umano ha inventato i telescopi, e li ha perfezionati a tal punto da adattarli non solo ai comuni usi della vita quotidiana, ma addirittura da renderli strumenti utilissimi per l?osservazione dei corpi celesti. Inoltre ? possibile scorgere particelle d?infime dimensioni grazie ai microscopi, che, ogni giorno, ci svelano i meravigliosi misteri della natura.

III Di contro, per quanto io ne sappia, nessuno degli scienziati s?? mai applicato, o anzi s?? mai posto il problema di come poter permettere la visione di oggetti in notturna o casomai alle luci del crepuscolo, sottraendoli cos? alle tenebre.

IV Grazie ai telescopi, dunque, le cose lontane appaiono vicine, e grazie ai microscopi quelle piccolissime appaiono grandi. Ma come rendere luminose le cose avvolte nell?oscurit??

V Non si creda, ovviamente, che io alluda ad uno strumento ottico in grado di visualizzare, in modo chiaro e distinto, oggetti in completa assenza di luce. Del resto, gli stessi telescopi, anche i pi? potenti, non permettono di discernere oggetti a distanze tendenti all?infinito, e gli stessi microscopi, anche i pi? potenti, non permettono di discernere le ?strutture elementari? delle cose; insomma, nel proporre il mio progetto, non m?illudo certo che sia possibile inventare e costruire uno strumento ottico in grado di far discernere gli oggetti avvolti nelle tenebre pi? complete.

VI Ciononostante, sono convinto che, in presenza di luce, per quanto essa sia flebile, ? possibile garantire una visione degli oggetti pi? chiara che ad occhio nudo, tant?? vero che non solo le luci del crepuscolo, ma addirittura la notte inoltrata, son sufficienti agli animali notturni per discernere le cose, scovare esemplari della propria specie, fuggire i predatori, andare a caccia di cibo e prelibatezze.

VII Tali animali, evidentemente, oltre che una diversa struttura oculare, possiedono anche un nervo ottico pi? sensibile, che amplifica l?effetto della luce notturna tale da permettere loro il corrispondente di una nostra visione in piena luce del giorno. La pupilla del barbagianni, ad esempio, ha chiaramente una struttura tale da permettergli la visione notturna, dilatandosi e dunque captando maggior quantit? di luce.

VIII Dati questi presupposti, ho buttato gi? alcuni appunti su un ?visore notturno?, ovvero uno strumento ottico grazie al quale sia garantita una visibilit? pi? chiara e distinta degli oggetti avvolti dall?oscurit?, raggiungendo risultati incoraggianti e degni, a mio parere, d?essere comunicati al mondo scientifico.

IX Tenuto conto delle limitate capacit? di dilatazione della nostra pupilla, e della conseguente impossibilit? di accogliere grosse quantit? di luce, ho approntato due lenti: una, di superficie pi? grande, che raccolga il fascio luminoso per rifrazione; l?altra, di superficie molto minore, che renda paralleli i raggi rifratti.

X Ho quindi approntato un visore nel quale ho disposto le lenti di modo ch?esse assolvessero alle suddette funzioni e rendessero possibile la visibilit? degli oggetti aumentandone la luminosit?. Il giudizio sull?attendibilit? ed i possibili sviluppi di questo mio esperimento li demando al consesso accademico, che pu? saggiare la funzionalit? del visore.

XI E, bench?, come sempre, nella sperimentazione gli inizi siano difficoltosi, n? del resto ho avuto tempo di implementare questo prototipo, tuttavia inoltro questo mio progetto ai miei Illustri Colleghi, tal ch?essi possano valutare quanto esso potrebbe effettivamente riuscir utile all?uomo, negli usi della vita quotidiana.

Trad. Bukowski

Salutoni
  Traduzione PROBLEMA PHYSICUM
      Re: Traduzione PROBLEMA PHYSICUM
 

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