Data:
14/04/2004 19.58.54
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Curzio Rufo, Storie di Alessandro Magno, III passim
Era mezzanotte quando Alessandro ordin? alla flotta, preparata nel modo che s'? detto, di aggirare le mura; e gi? le navi si avvicinavano da ogni parte alla citt? e i Tirii erano come paralizzati dalla disperazione, quando all'improvviso una spessa coltre di nubi si stese sul cielo e tutto il poco chiarore che c'era fu soffocato dal velo delle tenebre. [17] Allora a poco a poco il mare cominci? ad incresparsi e ad agitarsi, poi, mosso da un vento pi? impetuoso, prese a sollevare le onde e a spingere le navi in collisione fra loro. E gi? i legami che tenevano insieme le quadriremi si spezzavano, i ponti rovinavano, trascinando seco a fondo, con grande fragore, gli uomini. [18] Le navi infatti, legate fra loro, non potevano in alcun modo essere governate in quella burrasca: i soldati erano d'impaccio alle manovre dei marinai e i rematori a quelle dei soldati e, cosa che suole accadere in una simile situazione, gli esperti obbedivano agli inesperti, perch? i piloti, soliti altre circostanze comandare, allora, per timore della morte, si limitavano ad eseguire gli ordini. Alla fine il mare, sferzato pi? vigorosamente dai remi, fu vinto dai marinai, quasi gli strappassero a forza le navi, e le imbarcazioni raggiunsero la riva, per la maggior parte in cattive condizioni.
Trad. A. Giacone
La seconda ? gi? in database:
http://www.progettovidio.it/dettagli....
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