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Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 25 febbraio 2005 ---


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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana
3) i redattori finnici interrompono le loro attività dal 17/06 al 26/08 per le vacanze estive

il testo integrale del discorso, in traduzione italiana, sul sito dei Radicali [formato .pdf]


>>> QUID PRAESIDENS BUSH DIXERIT.

George Bush Minor, praesidens Civitatum Americae Unitarum, die Lunae Bruxellas advenit iter Europaeum quinque dierum incohaturus.
Oratione in summo conventu Consociationis militaris NATO habita amicitiam inter Europam et Americam permanentem maximis laudibus extulit: "Europaei", inquit, "et Americani iam per sexaginta annos inseparabiles una et eadem via ire pergunt, neque per ullos homines aut breves discordias stat, quominus illae relationes optimae serventur."
Idem dixit utramque partem in praesenti imprimis eo tendere debere, ut Proximo Orienti pax restitueretur.
Bush etiam Russos hortatus est, ne principia democratica maximi momenti obliviscerentur: diurnariis licentiam libere scribendi concederent neve ullo modo prohiberent, quin factiones regimini oppositae politicam suam expedite exercerent. [Nuntios Latinos 25.02.2005 redegit Reijo Pitkäranta - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> DISCORSO DI BUSH.


Il presidente americano George Bush junior è arrivato lunedì [21 febbraio; ndt] a Bruxelles, prima tappa di un tour diplomatico di 5 giorni in Europa. Nel discorso tenuto al vertice del Comitato militare NATO, Bush ha manifestato grande soddisfazione per i perduranti rapporti d’amicizia tra Europa ed America: ‘Europa ed USA – ha detto – stanno percorrendo, già da 60 anni, la stessa ed identica strada, fianco a fianco, e nessuno, né alcuna contingente discordia, potrà pregiudicare tale armonia d’intenti’.
Nel prosieguo del discorso, Bush ha sottolineato che, al momento, uno degli obiettivi forti, che le due parti devono perseguire, è quello di assicurare la pace nel Vicino Oriente.
Bush ha infine invitato la Russia a non trascurare il rispetto dei fondamentali principi democratici: libertà di stampa e libero spazio ad un’opposizione ‘vitale’.


ottime analisi sul sito osservatorioiraq.it


>>> EVENTUS ELECTIONUM IRAQUIAE.

Ex electionibus in Iraquia mense Ianuario exeunte habitis superior discessit coalitio musulmanorum shiitarum nomine Foedus Iraquiae unitae, cum suffragiorum duodequinquaginta centesimas (48%) sibi conciliavit.
Quae cum ita sint, dubium non esse videtur, quin Ibrahim al-Jaafari, quem illa factio victrix consensu omnium candidatum suum rei publicae administrandae elegit, princeps minister Iraquiae futurus sit.
Creditur Ijad Allawi, praeses administrationis temporariae, mox munus deponere cogi, cum partes eius sententiarum nonnisi quattuordecim centesimas (14%) acceperint.
Ahmad Chalabi, politicus shiita et candidatus Americanorum, ultimo momento certamine desistere decrevit. [Nuntios Latinos 25.02.2005 redegit Reijo Pitkäranta - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> I RISULTATI DELLE ELEZIONI IRACHENE.


Conquistando il 48% dei voti, l’ ‘Alleanza degli Iracheni Uniti’, coalizione di musulmani sciiti, ha vinto le elezioni tenutesi in Iraq a fine gennaio; tale risultato rende praticamente certa l’investitura a premier di Ibrahim al-Jaafari [nella foto], scelto all’unanimità dal partito vincitore come candidato al governo del Paese.
Costretto dalle circostanze, e tenuto conto che il suo partito ha racimolato appena il 14% dei voti, sono altamente probabili le dimissioni di Ijad Allawi, l’attuale premier ad interim.
Lo sciita Ahmad Chalabi, appoggiato dagli USA, ha ritirato all’ultimo momento la propria candidatura.


l'urbanizzazione in Italia


>>> VITA URBANA IN ANNOS LATIUS PATET.

His duobus annis sive anno bis millesimo septimo (2007) dimidia fere pars populationis totius mundi in urbibus habitabit, si demologis ordinis Nationum Unitarum fidem attribuimus.
Ex praedictione eorum idem progressus rerum ita continuabitur, ut anno bis millesimo tricesimo (2030) iam amplius sexaginta centesimae (60%) hominum orbis terrarum in urbes et oppida conglobatae sint.
Qui modus vivendi cum qualitate cultus civilis coniunctus esse existimatur, nam quo prosperiores vitae condiciones ubique sunt, eo latius vita urbana ibidem patere videtur. [Nuntios Latinos 25.02.2005 redegit Reijo Pitkäranta - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> URBANIZZAZIONE: CON GLI ANNI, CRESCITA A VISTA D’OCCHIO.


Volendo prestar fede ad un’indagine promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, nel giro dei prossimi due anni, ovvero entro il 2007, praticamente metà della popolazione mondiale vivrà in aree urbane. Stando alle previsioni, ed ammettendo un incremento costante del fenomeno, nel 2030 più del 60% della popolazione mondiale risulterà ‘urbanizzata’ [dei 2,12 miliardi di persone in più nelle città, ci si aspetta che solo 28 milioni vadano ad accrescere i centri urbani dell’Occidente: quasi tutto l’aumento riguarderà i Paesi a basso reddito (in sostanza, succede che il Terzo Mondo cresce di una città di un milione di abitanti ogni settimana); i problemi legati all’urbanizzazione (nascita di vere e proprie ‘baraccopoli’, mancanti di servizi e ad alto rischio di epidemie), d’altra parte, non si limitano ai Paesi in via di sviluppo: anche le metropoli del mondo avanzato devono affrontare le questioni della deindustrializzazione, dell’abbandono dei centri a favore delle periferie, della congestione, dell’inquinamento, dei costi degli immobili e delle tensioni culturali nelle città ad alta immigrazione; ndt].
Un ‘modus vivendi’ evidentemente legato alla qualità della civilizzazione, dal momento che si registra un alto tasso di urbanizzazione in quelle regioni dove è migliore il tenore di vita.



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le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

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