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Ovidio


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Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 9 gennaio 2004 ---


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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana
3) i redattori finnici hanno interrotto le loro attività dal 18/06 al 20/08 per le vacanze estive, e durante le festività natalizie

sequenza animata delle fasi d'atterraggio della sonda


>>> SPIRITUS IN MARTEM DESCENDIT.

Robotum exploratorium ‘Spirit’, ab Americanis die decimo mensis Iunii in Martem versus missum, facto itinere quingentarum milionum chiliometrorum, die Dominico (4.1.) in planetam feliciter descendit.
Locus ad descensum electus erat crater, in quo olim lacus fuisse putatur.
Imagines, quas robotum in terram misit, prospectum praebent planum et lapidosum. Inest in eo vehiculum automatum, quo superficies Martis accuratius investigabitur atque signa aquae et vitae quaerentur.
Etiam Ordo Spatialis Europae (ESA) percontatrum in superficiem Martis misit, sed sors et condicio illius est incerta, quia investigatoribus nondum contigit, ut contactum cum illo constituerent.
In Martem aut in orbitam circummartialem iam quadraginta annis apparatus observatorii plus tricies missi sunt, sed tantum tertius quisque volatus prospere processit.
His mensibus percontatra spatialia in Martem versus missa fuerunt frequentiora, quia ille planeta propius a Terra distat quam umquam spatio sexaginta milium annorum. [Nuntios Latinos 09.01.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> LO ‘SPIRIT’ È ATTERRATO SU MARTE.


La sonda robot [robotum exploratorium] ‘Spirit’ – inviata dagli americani alla volta di Marte, il 10 giugno [2003] – domenica [4 gennaio 2004; ndt] è atterrata con successo sul pianeta, dopo un viaggio di 500 milioni di chilometri. Prescelto, per l’atterraggio, un cratere, forse un tempo bacino d’un lago.
Le immagini trasmesse dal robot alla Terra mostrano un paesaggio pianeggiante e roccioso. La sonda è dotata di un modulo automatizzato [detto ‘Rover’; nella foto; ndt], grazie al quale la superficie di Marte verrà passata al setaccio, alla ricerca di tracce di acqua e di vita.
Anche l’ESA – l’Agenzia Spaziale Europea – ha inviato una sonda [percontatrum] sulla superficie di Marte, ma di essa [la Beagle 2; ndt] non s’è saputo più nulla, essendosi interrotti tutti i contatti con la piattaforma di controllo.
Nell’arco degli ultimi 40 anni, alla volta di Marte o della sua orbita, son state organizzate più di 30 missioni spaziali con satelliti [apparatus observatorii], ma soltanto 1/3 dei voli ha avuto successo.
Durante questi mesi, le missioni di volo delle sonde spaziali alla volta di Marte son diventate più frequenti, dal momento ch’esso da 60 mila anni non ‘sfiora’ così da vicino la Terra quanto in questo periodo [nel frattempo, confortato dal successo della missione ‘Spirit’, Bush fa lo ‘sborone’, decidendo di annunciare, la prossima settimana, la nuova politica di esplorazione spaziale statunitense, dai traguardi, a quanto pare, molto ambiziosi: costruire una base permanente sulla luna e mandare un equipaggio umano su Marte; c’è ben da sperare che punti lì le sue mire imperialiste, lasciando finalmente in pace il nostro pianeta; ndt].


un bel sito italiano (ma purtroppo non aggiornato) dedicato interamente all'Afganistan


>>> LEX FUNDAMEN<T>ALIS AFGANISTANIAE.

Magnum Consilium Afganorum, quod loya jirga appellatur, legem fundamentalem comprobavit. Ex nova lege Afganistania est res publica islamica, in qua nulla lex potest esse islamismo contraria, sed etiam ceterae religiones libere exerceri possunt.
Viri et feminae sunt ex lege aequales. Parlamentum ex duabus cameris constat. Camera inferior, quae a populo creatur ideoque camera populi dicitur, ius habet ministros deponendi.
Praesidens, qui suffragio populi creatur, camerae populi est responsalis. Ministri, summus magistratus iudicialis atque praefectus argentariae centralis camera populi approbante a praesidente designantur.
Pristinus rex Zahir Shah in totam vitam pater patriae appellatur. Nova lex Afganistaniae firmam consitutionem creavit, in qua praesidens plurimum valet, nam minister primarius nullus est neque consilia regionalia in lege locum habent.
Linguae officiales sunt duae, scilicet pashtu Patanorum et dari Tadzikorum. Linguae tribuum minorum, ut Usbekorum et Turkmenorum, officiales in eis regionibus probantur, in quibus multum valent. [Nuntios Latinos 09.01.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> L’AFGANISTAN HA UNA COSTITUZIONE.


La ‘Loya Jirga’ – ovvero la ‘Grande Assemblea (Tradizionale)’ afgana [corrispettivo di un’assemblea parlamentare, è formata dal consesso dei capi tribali; ndt] – ha approvato la nuova Costituzione che fa del Paese una ‘Repubblica islamica’ [approvata all’unanimità il 4 gennaio 2004, la costituzione – stilata in 160 articoli, riuniti in 12 capitoli – è la prima dal 1964 e punta, almeno nei princìpi, a riportare l’Afganistan nell’alveo della democrazia dopo anni di occupazione sovietica, una catastrofica guerra civile e cinque anni di ferreo regime degli ‘studenti coranici’; a due giorni dall'approvazione, con efferata puntualità è arrivato il primo grave attentato, ndt], costituzione certo filoislamica [anche se priva di riferimenti espliciti alla ‘sharia’, la legge coranica; ndt], ma anche tollerante verso altre forme di culto.
La costituzione prevede uguaglianza giuridica di uomini e donne, un Parlamento bicamerale – la ‘camera bassa’, ovvero ‘popolare’ perché appunto eletta dal popolo, ha diritto di ‘sfiduciare’ i ministri – un presidente eletto a suffragio popolare, che deve rispondere alla camera del popolo, e ministri, autorità della Giustizia e del Tesoro designati dal presidente, previa approvazione della stessa camera del popolo.
Conferito all’ex re Zahir Shah [nella foto] il titolo, a vita, di ‘padre della patria’ [l’appellativo onorifico di ‘pater patriae’ fu attribuito nel 2 d.C., con voto unanime del senato, dei cavalieri e del popolo, ad Ottaviano Augusto, considerato non solo ‘padre della patria’, ma anche fondatore e tutore della stessa; non rappresentava un titolo ufficiale, in quanto non designava l’organo o l’ufficio, né aveva carattere giuridico (da esso, pertanto, non derivavano effetti giuridici); ndt], la nuova legislazione afgana dota il Paese d’una costituzione salda, imperniata su un regime presidenziale ‘forte’, senza premier e senza accordare alcun peso legislativo alle assemblee regionali.
Due le lingue ritenute ufficiali: il ‘pashtu’, l’idioma dei Pashtun [la maggioranza in Afganistan; ndt] e il ‘dari’, parlato dai Tagiki; le lingue delle tribù minori, ovvero degli Usbeki e Turkmeni, vengono ritenute ufficiali nelle zone in cui sono parlate dalla maggioranza della popolazione.


caso Diana: ipotesi di complotto


>>> DE MORTE DIANAE NOVA INVESTIGATIO.

Principissa Diana decem mensibus ante mortem suspicabatur principem Carolum de calamitate vehiculari moliri, qua coniux ipsius pristina periret.
Quam rem Diana in epistula atriensi suo Paulo Burrell scripta aperuerat. Principissae in Carolum suspiciones, de quibus Burrell tacuerat, in actis diurnis The Daily Mirror die epiphaniae palam factae sunt.
Diana et amicus eius Dodi Al Fayed calamitate vehiculari Parisiis pridie Kalendas Septembres anno millesimo nongentesimo nonagesimo septimo perierunt.
Magistratus Francorum censuerunt causam fuisse, quod gubernator vehiculi calamitosi ebrius fuisset. In Britannia, epistula Dianae palam facta, nova de mortis causa investigatio suscepta est. [Nuntios Latinos 09.01.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> APERTA UNA NUOVA INDAGINE SULLA MORTE DI LADY DIANA.


Dieci mesi prima di morire, la principessa Diana [nella foto] nutriva il sospetto che il principe Carlo stesse tramando un incidente automobilistico per uccidere la sua ex-moglie.
Diana aveva esternato questo sospetto in una lettera scritta al proprio maggiordomo Paul Burrell. I sospetti della principessa su Carlo – sospetti taciuti da Burrell – sono stati resi pubblici il giorno dell’epifania nel quotidiano [in actis diurnis] ‘The Daily Mirror’ [“Questa fase in particolare della mia vita è la più pericolosa – scriveva la principessa – mio marito sta pianificando un incidente con la mia macchina, forse una manomissione ai freni...”; ndt].
Diana e il suo fidanzato Dodi Al Fayed sono morti in un incidente automobilistico il 31 agosto [lett. il giorno prima delle calende (= primo giorno del mese) di settembre; ndt] 1997.
Le autorità giudiziarie francesi hanno addotto la causa dell’incidente alla guida in stato di ebbrezza dell’autista. In Inghilterra, in seguito alle indiscrezioni sulla lettera di Diana, è stata aperta una nuova indagine sulla causa della morte.



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le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski

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