>>> PETROLEUM IN PERICULO.

Nigeria maximam in Africa copiam petrolei gignit. Maiorem eius partem producunt societates petroleariae Shell et Agip, illa multinationalis, haec Italica. Nunc congregatio rebellium, quae regimini Nigeriae bellum minatur, illas societates accusat, quod una cum regimine in genocidio populi Nigeriani operentur. Idem rebelles flagitaverunt, ut peregrini Nigeriam relinquerent et societates petroleariae finem productioni imponerent. Quo factum est, ut pretium unius petrolei barilis in mercatu Neo-Eboracensi iam quianquaginta dollara superaret.
Sunt qui timeant, ne petroleum propter violentiam in Iraquia crudescentem et saevas tempestates, quae civitates petroleosas Americae septentrionalis vexaverunt, etiam carius fiat. [Nuntios Latinos 1.10.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

>>> ALLARME PETROLIO.

La Nigeria è il più ricco giacimento di petrolio dell’Africa: la maggior parte di esso lo estraggono le compagnie petrolifere Shell ed Agip, la prima multinazionale, la seconda italiana. Orbene, il gruppo di ribelli, che minaccia guerra totale al governo della Nigeria, accusa tali compagnie di collaborare col regime nel genocidio del popolo nigeriano. Inoltre, i ribelli hanno lanciato come ultimatum che gli stranieri lascino il Paese e che le compagnie mettano fine alla produzione.
Tutto ciò ha fatto sì che il prezzo di un singolo barile, alla borsa di New York, superasse i 50 dollari.
Si teme un’ulteriore escalation del prezzo del petrolio, sull’onda della recrudescenza della violenza in Iraq e dei crack [saevas tempestates] subiti dalle compagnie petrolifere nordamericane.